Il Ftse Italia Banche chiude con un ribasso dell’1,8% e al di sopra dell’analogo europeo (-3,2%), frenando anche il Ftse Mib (-1,4%).
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che hanno firmato la fase 1 dell’accordo commerciale, anche se adesso c’è qualche preoccupazione legata al diffondersi del coronavirus con epicentro la Cina.
Anche sul fronte italiano è scattato qualche timore legato al coronavirus dopo i contagi accertati, per i possibili riflessi sull’economia.
In questo contesto, con lo spread Btp-Bund risalito in area 150 pb, sul comparto bancario sono proseguite le vendite.
Sul Ftse Mib in calo UniCredit (-1,8%), il cui Ceo Jean Pierre Mustier resterà al timone, mentre tiene Bper (+0,1%), che dovrebbe rilevare 400-500 sportelli in caso di successo dell’Ops di Intesa Sanpaolo (-2%) su Ubi (-0,9%).
Sul Mid Cap riparte la corsa di Mps (+2,7%), in attesa di novità sulle trattative tra Mef e UE sul de-risking, anche in ottica M&A, mentre il Ceo Marco Morelli non continuerà il mandato.
Tra le Small Cap focus su Carige, che adesso può tornare a concentrarsi sull’attività ordinaria, anche in vista della riammissione in Borsa.