Utility (+1,7%) – Enel (+1,9%) la migliore delle Big

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1,7%, in linea con il corrispondente europeo e al di sopra del Ftse Mib (+1,4%).

Seduta in cui si è assistito a un graduale miglioramento del sentiment, con i mercati e gli investitori che sembrano aver digerito le evidenze di una diffusione del contagio al di fuori della Cina che nelle ultime due sessioni aveva scatenato un sell-off generale.

Le prime rassicurazioni sembrano arrivare dalla Cina dove i casi di coronavirus sono entrati in una fase di stabilizzazione.

Sull’obbligazionario, il Btp italiano a dieci anni è rimasto sostanzialmente stabile a 98 centesimi, con uno spread dal Bund tedesco a circa 148 punti base.

Nel comparto utility e rinnovabili tornano gli acquisti diffusi tra Big e Mid.

In particolare, tra i titoli a maggiore capitalizzazione, fa meglio Enel (+1,9%), in recupero dopo le vendite delle sedute precedenti anche in scia ai conti FY2019 della controllata iberica Endesa.

La linea di business per i servizi energetici avanzati, Enel X, ha perfezionato tutti i contratti di finanziamento del progetto AMBRA-Electrify Europe (AMBRA-E), che prevede l’installazione di oltre 3.000 stazioni di ricarica per veicoli elettrici entro il 2022 per un investimento totale di 70,75 milioni.

Snam (+1,4%) ha perfezionato l’acquisto del 49,07% del rigassificatore OLT dal gruppo Iren (+1,7%) per 332 milioni. Un’operazione in linea con la strategia di crescita e rafforzamento nelle infrastrutture attive nel mercato del gas naturale liquefatto.

La società guidata da Marco Alverà, nel periodo tra il 19 e il 25 febbraio 2020, ha acquistato 6.350.673 azioni proprie al prezzo medio unitario di 4,8723 euro, per un controvalore complessivo di 30.942.137,98 euro.

Tra le Mid, si distingue Falck Renewables (+6,7%).

Di contro, tornano le vendite sulle Small, con eccezione di Seri Industrial che porta a casa il 3,7 per cento.

Sull’internazionale, Iberdrola e Suez hanno approvato i conti dell’esercizio 2019.