Mercati – Piazza Affari resta maglia nera a -10%, pesanti i petroliferi

Giornata nera per le borse internazionali. A Wall Street scambiano in forte ribasso Dow Jones (-5,4%), S&P 500 (-5,7%) e Nasdaq (-5,1%), con l’iniziale crollo del 7% dello S&P 500 che ha causato uno stop alle contrattazioni di 15 minuti per la prima volta dalla crisi del 2008.

Non va meglio in Europa, dove il Ftse Mib arretra del 10% a 18.740 punti, seguito dal Cac 40 di Parigi (-6,6%), il Dax di Francoforte (-6,5%), l’Ibex 35 di Madrid (-6,4%) e il Ftse 100 di Londra (-6,3%).

L’emergenza coronavirus sta rendendo necessarie misure drastiche per contenere il contagio, alimentando i timori per una recessione globale. A questo si somma il crollo delle quotazioni del petrolio con il Brent (-19,1%) a 36,6 dollari e il Wti (-18,4%) a 33,7 dollari, dopo essere arrivate a perdere oltre il 30% in seguito al nulla di fatto dell’Opec+ sul taglio alla produzione e la successiva guerra dei prezzi tra Russia e Arabia Saudita.

L’oro si attesta a 1.666 dollari l’oncia, parzialmente frenato dal biglietto verde che perde terreno nei confronti delle principali valute, permettendo all’euro di risalire a 1,144 mentre il cambio dollaro/yen scivola a quota 102,4.

Sull’obbligazionario, per la prima volta, il rendimento del Tbond decennale è sceso in mattinata sotto lo 0,50% e il trentennale sotto l’1%, in scia alle crescenti aspettative che la Federal Reserve tagli i tassi allo 0% quest’anno.

Lo spread Btp-Bund resta in forte rialzo a 221 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,33 per cento.

Tornando a Piazza Affari, crollano i petroliferi Saipem (-21,1%), Eni (-18,9%) e Tenaris (-18,6%) in scia al greggio mentre limitano le perdite Pirelli (-3%), Campari (-4%) e Recordati (-4%).