Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con un pesante ribasso del 21,5% e al di sopra dell’analogo europeo (-23,5%), trascinandosi dietro anche il Ftse Mib (-23,3%).
Sul versante internazionale, dopo che Usa e Cina hanno firmato la fase 1 dell’accordo commerciale, adesso le preoccupazioni sono connesse al diffondersi del coronavirus oltre i confini cinesi, a cui i governi hanno iniziato a porre in essere manovre per farvi fronte.
Anche sul fronte italiano sono scattati forti timori legati al coronavirus dopo i diversi contagi accertati, per i riflessi negativi sull’economia. Il Governo ha deciso di stanziare fino a 25 miliardi per fare fronte all’emergenza.
In questo contesto, con lo spread Btp-Bund che ha oscillato in area 215-265 pb, il comparto bancario archiviato una settimana molto difficile. A nulla sono serviti gli annunci fatti dalla BCE nel voler voler implementare varie misure a favore del settore per sostenere l’economia reale.
In forte arretramento tutti i titoli del Ftse Mib, incluse Mediobanca (-28,5%) e UniCredit (-22,5%), che ha ricevuto il via libera dalla BCE ad usare il metodo del patrimonio netto per Yapi Kredi.
Sul Mid Cap sotto pressione Mps (-21,1%), in attesa di novità sulle trattative tra Mef e UE sul de-risking, e Creval (-25,8%), che prosegue con il de-risking.
Tra le Small Cap focus su Carige, che adesso può tornare a concentrarsi sull’attività ordinaria, anche in vista della riammissione in Borsa.