Mercati – Europa peggiora, Piazza Affari meno colpita (-2,5%) ma spread a 300 bp

Prosegue in negativo la seduta delle borse europee, in linea con l’andamento dei futures di Wall Street.

A Piazza Affari il Ftse Mib cede il 2,5% a 14.930 punti, limitando i danni rispetto al Cac 40 di Parigi (-6%), il Ftse 100 di Londra (-5,5%), il Dax di Francoforte (-5,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-4,9%).

I derivati su Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq arretrano di circa 4 punti percentuali, dopo la giornata positiva di ieri grazie alle notizie di nuovi stimoli da parte della Fed e dell’amministrazione statunitense.

Tuttavia l’incertezza connessa all’emergenza coronavirus e alle sue conseguenze sulla crescita globale continua a spaventare i mercati ed è probabilmente destinata a durare fino a quando la pandemia non raggiungerà il picco.

Ieri la banca centrale a stelle e strisce ha riaperto una linea di credito commerciale per le imprese già utilizzata nel corso della crisi del 2008, mentre l’amministrazione Trump sta preparando un piano di aiuti che potrebbe arrivare fino a 1.200 miliardi di dollari, di cui 250 miliardi attraverso assegni da inviare direttamente ai cittadini.

Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Steven Mnuchin, ha sottolineato che, senza tale piano, la disoccupazione negli Stati Uniti potrebbe impennarsi al 20 per cento.

Queste risposte sono giunte anche dopo il manifestarsi di alcuni segnali di stress nei mercati di finanziamento a breve termine e sono solo gli ultimi interventi predisposti da governi e banche centrali per stabilizzare la situazione, anche se la volatilità non accenna a diminuire.

Sul Forex l’euro/dollaro resta poco mosso in area 1,10, dopo i dati finali di febbraio sull’inflazione dell’eurozona, in calo all’1,2% dall’1,4% di gennaio, mentre il cambio fra biglietto verde e yen arretra lievemente a 107,3.

Prosegue la discesa delle quotazioni del petrolio, con il Brent (-3%) a 27,9 dollari e il Wti (-6%) a 25,7 dollari al barile, sui minimi dal 2003, in un contesto caratterizzato dai timori per una recessione con effetti negativi sulla domanda e da un’offerta in aumento per via dello scontro fra Arabia Saudita e Russia.

Oro ancora in calo a 1.508 dollari l’oncia, con gli operatori che vendono il metallo prezioso per ottenere la liquidità necessaria a ricoprire le margin call negli altri mercati.

Sull’obbligazionario, il rendimento del T-bond statunitense resta in area 1,1%, dopo l’irripidimento della curva manifestatosi ieri. Lo spread Btp-Bund si impenna momentaneamente a 310 punti base, per poi riportarsi a 299 bp, con il rendimento del decennale italiano al 2,72 per cento.

A Piazza Affari, Consob ha vietato da oggi, per tre mesi, le vendite allo scoperto su tutto il listino di Borsa e ha introdotto un regime di trasparenza rafforzata sulle partecipazioni nelle quotate. Sul Ftse Mib, arretrano in particolare Cnh (-10,3%) e Fca (-7,5%), mentre viaggiano in controtendenza Campari (+4,3%) e di nuovo Telecom Italia (+4,5%).