Con le borse di Cina e India chiuse per festività, i mercati asiatici aperti tentano il rimbalzo mentre in tutto il mondo prosegue la battaglia alla pandemia di Covid-19.
Il coronavirus ha ormai invaso il mondo intero con 1.274.346 casi registrati e con i decessi arrivati a 264.838. Si impennano gli infetti negli Stati Uniti saliti a 336.830 con 9.618 morti.
Gli impatti della pandemia si riflettono sui dati macro con un forte calo delle buste paghe negli Usa di 700.000 unità e le richieste di sussidi per la disoccupazione salite a 6,6 milioni la scorsa settimana.
Ma secondo gli analisti bisogna aspettare ancora per misurare l’impatto reale del lockdown dato che molti dei dati macro comunicati al mercato e in uscita hanno come riferimento numeri antecedenti alle forti restrizioni imposte dai governi ai cittadini e alle imprese.
Una timida speranza arriva dall’analisi dei numeri della pandemia, con i decessi in Usa, Italia e Spagna che sembrano rallentare, lasciando pensare che sia già stato raggiunto l’apice dell’epidemia.
Nel frattempo tra le materie prime il petrolio ritraccia dopo il rally di fine settimana scorsa con il Brent a -1,85% a 33,48 dollari e il Wti a -3,39% a 27,38 dollari al barile.
Poco mosso l’oro a 1.617 dollari l’oncia.
Deciso rimbalzo per Hong Kong a +2,3%, forti acquisti anche in Giappone con il Nikkei a +4,2% e il Topix a +3,8%.
Il tutto dopo la seduta sottotono di Wall Street che venerdì ha chiuso con l’S&P500 a -1,51%, il Nasdaq a -1,53% e il Dow Jones a -1,69%.
