Mercati Usa – Apertura in rosso, male Coca Cola dopo i conti

Partenza in rosso a Wall Street con i dubbi sulle condizioni di salute del leader nordcoreano Kim Jong Un che aggiungono un fattore di incertezza a un contesto già penalizzato dal crollo del greggio. Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones perde il 2,1%, lo S&P 500 l’1,9% e il Nasdaq l’1,4%.

Focus ancora sulle quotazioni di petrolio, dopo il calo shock di ieri che ha visto il contratto di maggio del Wti scendere in negativo per la prima volta nella storia complice anche una questione tecnica data la scadenza di oggi.

Il sell-off si è però diffuso anche sulle consegne a giugno con il Wti in discesa del 27,1% a 14,9 dollari e il Brent in ribasso del 22,5% a 19,8 dollari, in scia ai crescenti timori legati alla capacità di stoccaggio per l’eccesso di offerta causato dai lockdown per il coronavirus.

A ciò si aggiunge il mistero che circonda lo stato di salute di Kim Jong Un che alimentale preoccupazioni su un rischio di instabilità politica nella regione in un clima già appesantito dal forte deterioramento dell’outlook dell’economia globale.

Allo studio intanto i piani per la ripresa delle attività in diversi paesi, con il presidente Usa Donald Trump che firmerà un provvedimento per sospendere temporaneamente l’immigrazione nel paese nel tentativo di contenere la diffusione dell’epidemia.

Intanto sul Forex perdono terreno le valute legate alle materie prime come corona norvegese, dollaro canadese e il rublo russo, mentre il biglietto verde si rafforza in qualità di asset rifugio. Il cambio euro/dollaro scende a 1,083 e il dollaro/yen avanza a 107,7.

Nel comparto del reddito fisso, infine, il rendimento del decennale americano cede circa 6 punti base allo 0,55% e quello del biennale 1 punto base allo 0,19%.

Per quanto riguarda la stagione delle trimestrali, Coca Cola lascia sul terreno il 4,6% in avvio dopo aver presentato i risultati prima dell’apertura.