Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina la settimana con un ribasso dell’1,5% e allineato all’omologo europeo (-2%), risentendo della frenata del comparto bancario (-1,3%) e uniformandosi al Ftse Mib (-1,2%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se sembrano esserci segnali di rallentamento), a cui governi e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, anche se nel caso europeo resta ancora qualche frizione su come procedere pur avendo trovato un accordo di principio.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se sembra manifestarsi una stabilizzazione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime governative a un crollo del Pil pari all’8% per il 2020. Il Governo sta lavorando a un nuovo decreto (da 55 miliardi) dopo il Cura Italia (25 miliardi).
Lo stop del settore creditizio ha impattato in buona parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali scatta Fineco (+5,9%), sostenuta anche dall’upgrade a ‘buy’ da parte di Equita.
Sul listino principale denaro su Nexi (+1,1%), nei giorni scorsi tornata al centro di rumor su possibili operazioni straordinarie.
Tra le Mid Cap vendite su Banca Ifis (-6,7%), alle prese con l’implementazione del piano industriale. Ok Cerved (+3,3%), in attesa dei prossimi sviluppi sulla controllata attiva nel Credit Management, mentre frena doValue (-7,6%), che non distribuirà la cedola. Bene DeA Capital (+14,3%), che pagherà la cedola, e illimity (+0,5%), che acquisirà anche il restante 30 di IT Auction.
Tra le Small Cap tiene Banca Intermobiliare (0,0%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.