Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1,4%, al di sopra del corrispondente indice europeo (+0,8%) e del Ftse Mib (+0,5%).
Seduta perlopiù positiva per le borse europee, con Piazza Affari resta arretrata anche a causa delle vendite sui bancari dopo alcune trimestrali. I dati macro americani hanno evidenziato 3,2 milioni di ulteriori richieste di sussidi di disoccupazione, mentre in Italia le vendite al dettaglio sono crollate a marzo. Focus sul job report statunitense in uscita questo pomeriggio.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 246 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo all’1,91%.
Tornando alle società del comparto, tra le big, si distingue Enel (+2%) in scia alla positiva trimestrale 1Q 2020 approvata ieri sera a mercati chiusi.
Da segnalare inoltre che l’Ad Francesco Starace ha sottoscritto il Manifesto “Uscire dalla pandemia con un nuovo Green Deal per l’Italia”. Un’iniziativa promossa dal mondo delle imprese italiane, pesantemente colpito dalla pandemia del Covid-19, per rilanciare l’economia in chiave green.
Segue A2A in rialzo di un punto percentuale.
Poco sopra la parità Snam (+0,1%) nella giornata dei conti del primo trimestre 2020 che hanno fatto registrare ricavi in crescita su base annua del 8,1% a 691 milioni e utile netto salito del 5,3% a 298 milioni.
Il Presidente Luca Dal Fabbro ha deciso di lasciare l’incarico alla prossima Assemblea degli Azionisti, prevista per il 18 giugno 2020.
Tra le mid positiva solo Erg (+1,1%). Vendite marcate su Acea (-3,3%). La multiutility romana ha perfezionato un accordo per l’acquisizione del 70% di Simam, società attiva nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti per il trattamento delle acque e dei rifiuti, con soluzioni integrate ad alto contenuto tecnologico.
Deboli le small, arginano Plc (flat) e algoWatt (-0,8%) ha avviato la commercializzazione di tre soluzioni per la gestione dei flussi su linee urbane di trasporto pubblico, partendo dalla propria piattaforma proprietaria eMaaS.
In coda Biancamano che lascia sul terreno il 4,3 per cento.