Ottava caratterizzata da forti vendite sui principali listini europei, in scia ai timori di una seconda ondata di contagi e di un impatto economico della pandemia più lungo e incisivo del previsto.
A Piazza Affari, il Ftse Mib ha chiuso con un ribasso complessivo del 3,4% 16.852 punti. Vendite anche sull’impiantistica, con l’indice italiano di rifermento che ha lasciato sul terreno il 5,2% w/w, rispetto al -4% w/w del corrispondente indice europeo.
Tra le big cap, ottava debole per Prysmian, in calo del 2,5%, nonostante la commessa da 500 milioni per il secondo ‘German Corridors’ ed il buono spunto rialzista all’indomani dei risultati del primo trimestre 2020.
A picco invece Leonardo che ha lasciato sul terreno il 12,3% in scia all’incertezza che permane sul settore.
Nel segmento delle mid e small cap, lettera su Salini Impregilo (-2,4% w/w) dopo i rilascio di alcuni dati relativi alla prima parte del 2020, tra cui la pipeline commerciale a oltre 39 miliardi.
Vendite anche su Danieli (-0,9% w/w) e Astaldi (-1,7% w/w), con quest’ultima che ha sottoscritto un contratto da 356 milioni per la realizzazione di oltre 30 chilometri dell’Autostrada Sibiu-Pitesti in Romania.
Infine, chiusura sulla parità invece sia per Trevi (0% w/w), sia per Fincantieri (+0,1% w/w), che ha recuperato le perdite di inizio settimana dopo la diffusione dei risultati del 1Q 2020, terminato con ricavi a 1,3 miliardi e nuovi ordini per 0,3 miliardi.