Servizi Finanziari (+0,6%) – Sprint di Nexi (+7,7%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dello 0,6% e in direzione opposta all’omologo europeo (-0,6%), risentendo solo in parte dello stop del comparto bancario (-1,3%) e muovendosi in controtendenza sul Ftse Mib (-0,7%).

Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se ci sono segnali di rallentamento), a cui governi e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, anche se ci sono forti timori che la recessione possa essere più lunga del previsto.

Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se sembra manifestarsi una riduzione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime a un crollo del Pil tra l’8-10% per il 2020. Il Governo ha varato un nuovo decreto da 55 miliardi per sostenere imprese e famiglie, mentre nel frattempo ha consentito l’ulteriore riapertura delle attività.

La seduta sottotono del settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli dell’asset management.

Sul listino principale scatta Nexi (+7,7%), ancora al centro di voci su possibili operazioni di M&A. Recupera Exor (+1,9%), che non è interessata ad altre aggregazioni per PartnerRe e confermato le tempistiche della fusione Fca-Psa.

Tra le Mid Cap vendite su Banca Ifis (-2,2%), che ha sospeso i target del piano industriale. Stop per Cerved (-1,9%) e doValue (-3,1%), che secondo rumor potrebbe essere in lizza per un portafoglio di Utp di Crédit Agricole, così come illimity (+0,2%), che ha siglato un nuovo accordo.

Tra le Small Cap tiene Banca Intermobiliare (+0,2%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.