Utility (+7,4%) – Settore tonico, Enel (+7,7%) la migliore tra le big nei cinque giorni

Nell’ottava dal 25 al 29 maggio l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha guadagnato il 7,4%, al di sopra del corrispondente indice europeo (+6%) e del Ftse Mib (+5,1%).

La settimana è stata caratterizzata dall’ottimismo per le riaperture delle attività e per i nuovi stimoli funzionali alla ripresa dell’economica, tra cui il Recovery Fund della Bce da 750 miliardi. Ottimismo parzialmente smorzato sul finire dell’ottava dalle crescenti tensioni fra Usa e Cina, legate in particolare alla questione Hong Kong.

Sull’obbligazionario, in chiusura di ottava lo spread Btp-Bund è salito a 192 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,48%.

Tornando al comparto utility e rinnovabili, tra le big, la migliore è stata Enel (+7,7%) sul cui titolo Credit Suisse ha alzato il TP a 7,80 euro (da 7,40 euro), confermando l’Ouperform, e Bank of America ha portato il prezzo obiettivo a 8,00 euro (da 7,70 euro) con upgrade a Buy. Bernstein invece ha confermato il TP a 8,40 euro con giudizio Outperform.

Il colosso elettrico è salito al 62,3% della cilena Enel Américas. I Cda delle controllate Enel Chile ed Enel Generación Chile hanno deciso di accelerare la chiusura dell’impianto a carbone Bocamina. Mentre, in Italia, il Mise ha dato il via libera alla richiesta per la chiusura anticipata del Gruppo 2 della centrale termoelettrica Federico II di Brindisi a partire dal primo gennaio 2021.

Segue Hera (+7,2%). Bene anche Terna (6,7%), A2A (6,2%) e Snam (4,1%), per la quale Cassa Depositi e Prestiti ha candidato Nicola Bedin alla carica di Consigliere e Presidente del Cda.

In coda Italgas (+2,3%). La società guidata da Paolo Gallo ha sottoscritto con AEG Coop (Azienda Energia e Gas Società Cooperativa), un accordo per l’acquisizione del 15% della controllata Reti Distribuzione, per un corrispettivo di 4,56 milioni.

Tra le mid, schizza Ascopiave (+17,3%). Arretrata Acea (+3,3%) i cui soci hanno approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 e nominato il nuovo Cda, che a sua volta ha nominato Ad Giuseppe Gola.

Tra le small ha fatto meglio Alerion Clean Power (+5,1%) che attraverso la controllata Enermac, si è aggiudicata nell’asta FER indetta dal GSE 51 MW di nuova capacità rinnovabile per 2 progetti eolici, rispettivamente di 27,2 MW e 23,8 MW, con una produzione attesa complessiva pari a circa 130 GWh/anno.

Segue Edison (+3,8%) i cui azionisti di risparmio hanno abbandonato l’iniziativa giudiziaria con cui impugnavano il bilancio 2018.

Plc (-0,8%) ha perfezionato la cessione di due progetti eolici per complessivi 49,2 MW a Enel Green Power Italia.

In coda Biancamano (-2,9%) che ha fornito il valore della pfn al 30 aprile 2020.