Moda (+8,7%) – Cinque giorni effervescenti, ma debole Zucchi (+1,5%) tra le Small Cap

Nella settimana dal 1 al 5 giugno il Ftse Italia Moda ha riportato un +8,7 per cento, facendo meglio del corrispondente europeo (+6,1%) ma peggio del Ftse Mib (+10,9%).

La settimana è stata caratterizzata dall’ottimismo per le riaperture delle attività e per i nuovi stimoli funzionali alla ripresa dell’economica, nonostante le tensioni fra Usa e Cina e le proteste in Usa. Focus in particolare sulla Bce che ha incrementato il programma di acquisti PEPP di altri 600 miliardi e sul job report americano nettamente migliore delle attese, con un incremento a sorpresa di 2,5 milioni dei non farm payrolls.

Tornando al comparto moda, gli acquisti hanno premiato Ferragamo (+14,8%) su voci di possibili operazioni di M&A, alla luce anche della recente definizione di un nuovo assetto di governance della società che ha visto, tra l’altro, il conferimento al nuovo vice presidente esecutivo Michele Norsa dei poteri esecutivi in precedenza esercitati dal presidente Ferruccio Ferragamo.

Le azioni Salvatore Ferragamo usciranno dal Ftse Mib dopo la chiusura del prossimo 19 giugno e quindi a partire dalla seduta del 22 giugno.

Tra le mid, la migliore è stata Ovs (+19,3%). Più a distanza Tod’s (+12,6%) i cui soci hanno approvato il bilancio 2019, ma non hanno rinnovato l’autorizzazione al CdA a procedere all’acquisto di azioni proprie.

Tra le small, si distinguono Geox (+20,9%) e Safilo (+19,8%) che ha annunciato il closing dell’acquisizione del 70% di Blenders Eyewear per un corrispettivo di 63,9 milioni di dollari.

In coda Zucchi a +1,5 per cento. Al 30 aprile 2020 l’indebitamento finanziario netto era pari a 46,3 milioni, in calo di 1,1 milioni rispetto al 31 marzo 2020 (47,5 milioni).

Stefanel (sospesa) ha reso noto che al 30 aprile scorso l’indebitamento finanziario netto del gruppo si è attestato a 96,9 milioni, interamente riferito a posizioni a breve termine.