SICIT Group ha fatto il suo debutto lo scorso 15 giugno sul Mercato Telematico Azionario (MTA), segmento Star, di Borsa Italiana. Un’ulteriore importante tappa nei sessant’anni di storia della società vicentina, che fa seguito a poco più di un anno di quotazione sul mercato AIM Italia.
“Un’esperienza che è stata una ‘palestra’, una fase di passaggio, in vista dell’approdo allo STAR, a cui puntavamo fin dalla business combination”, afferma Massimo Neresini, Ad di SICIT Group, in un’intervista rilasciata a Market Insight.
“Consideriamo questo primo anno di quotazione a Piazza Affari come una fase necessaria ma un po’ limitante”, prosegue il CEO,“perché l’AIM, a motivo della sua scarsa liquidità, coinvolge un numero inferiore di investitori istituzionali, soprattutto internazionali, con un orizzonte di medio-lungo termine”.
Il nostro titolo, sottolinea Neresini, “ha certo saputo ‘tenere’ bene durante questa emergenza Covid, ma nel complesso l’AIM –a differenza, ad esempio, degli analisti che seguono il titolo – si è rivelato poco idoneo a valorizzare compiutamente i progressi della società, che sono stati, invece, a nostro giudizio, continui e importanti; ed orientati alla crescita prevista nell’orizzonte del piano (2020-23)”.
“Pertanto confidiamo che il passaggio allo Star, il segmento più eccellente del mercato, consentirà a SICIT Group di apparire finalmente nello ‘schermo radar’ di quegli investitori internazionali e italiani più lungimiranti che la sapranno ‘premiare’ come merita, nei prossimi anni, e che sanno puntare ad una valorizzazione importante negli anni, con preferenza rispetto allo zero virgola di incremento nel prossimo trimestre; come dire: ‘alla gallina domani’ con preferenza rispetto all’’uovo oggi’”.
Non dimentichiamo, infatti, evidenzia Neresini che, “SICIT è un’azienda green che si iscrive a pieno titolo nella c.d. circular economy, facendo della sostenibilità il suo principale punto di forza. È internazionale poiché vende in tutti i continenti, in più di 70 paesi, esportando la vasta maggioranza del suo volume d’affari. Serve i migliori nomi dell’industria agrochimica e dei materiali per l’edilizia. Ha un importante piano di crescita sui mercati internazionali, forte di investimenti ingenti che, a partire dalla business combination, ha portato avanti con determinazione e puntualità”.
E non è tutto, in quanto, aggiunge il CEO, “la società è anche molto profittevole ed ha un’ottima generazione di cassa; circostanza che le ha consentito di avviare una politica di dividendi crescenti, sia nel recente passato (€ 34 cent nel 2019; € 45 cent nel 2020) che nelle attese future”.
Strategie e punti di forza in virtù anche dei quali, conclude Neresini,“il passaggio al MTA non solo era nei nostri obiettivi fin dal primo giorno, ma è stato conseguito prima di quanto credessimo, a riprova delle capacità aziendali di adattarsi anche ai requisiti più sfidanti richiesti dallo STAR”.