Mercati – Prevale la cautela, Piazza Affari schiva le vendite

Le borse europee viaggiano sotto la parità ad eccezione di Milano, dove il Ftse Mib avanza dello 0,3% in area 19.650 punti. Flat il Ftse 100 di Londra, deboli il Dax di Francoforte (-0,3%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%).

Sostanzialmente invariati i futures di Wall Street, dopo la chiusura contrastata di ieri di Dow Jones (-0,65%), S&P500 (-0,4%) e Nasdaq (+0,15%).

L’accelerazione dei contagi a Pechino, in alcuni Stati Usa e nel Sud America continua a suggerire una certa prudenza, dopo l’ottimismo suscitato dalla prospettiva di nuovi stimoli economici in arrivo.

Nella doppia audizione al Congresso di Washington, il presidente della Fed Jerome Powell ha ribadito il pieno e illimitato supporto all’economia, sottolineando però che la ripresa richiederà parecchio tempo e dovrà essere sostenuta da ulteriori interventi fiscali.

Negli Usa, focus anche sulla politica con Trump intenzionato a bloccare l’uscita di un libro dell’ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton, in cui quest’ultimo sostiene che il presidente avrebbe chiesto aiuto al leader cinese Xi Jinping per confermarsi nelle elezioni di novembre.

In Cina, invece, il governatore della banca centrale ha dichiarato che manterrà un’ampia liquidità nella seconda metà del 2020, con l’obiettivo di iniettare nel sistema 30.000 miliardi di yuan (4.200 miliardi di dollari) per quest’anno. Yi Gang ha però ricordato che bisogna fare attenzione alle conseguenze della politica monetaria e che andrà valutato per tempo il tempestivo ritiro degli strumenti di sostegno.

Dall’agenda macroeconomica si attendono i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, mentre in mattinata la bilancia commerciale italiana ha evidenziato una netta contrazione del surplus ad aprile (1,157 miliardi contro 5,684 miliardi di marzo).

Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso in area 1,125 mentre il cambio fra biglietto verde e yen staziona intorno a quota 107. In calo la sterlina a 1,251 dollari prima della conclusione del meeting della Bank of England, che dovrebbe potenziare gli stimoli economici.

Tra le materie prime invertono la rotta le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,8%) a 41 dollari e il Wti (+0,5%) a 38,2 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 178 punti base, con il rendimento del decennale americano all’1,38%.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano Cnh (+2,8%), Bper (+2,8%) e Ferragamo (+2,4%) mentre arretrano i petroliferi oltre a Recordati (-1,6%) e Amplifon (-1,3%).