Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,2 per cento, in linea con il corrispondente europeo (-0,2%) ma meglio del Ftse Mib (-0,5%).
Giornata negativa per le borse europee, con i timori per una seconda ondata di contagi che hanno oscurato l’ottimismo per i nuovi stimoli economici in arrivo. Sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa sono risultate superiori alle attese, superando ancora gli 1,5 milioni.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta poco mosso a 178 punti base, con il rendimento del decennale americano all’1,37%.
Tornando al comparto utility, tra le big si distinguono Italgas (+1,2%), che ha lanciato un nuovo bond da 500 milioni con scadenza giugno 2025, e Terna (+1,2%), che ha investito 190 milioni per aumentare l’efficienza del servizio elettrico del Veneto.
Segue Snam (+0,3%) i cui soci hanno approvato il bilancio dicembre 2019 e la distribuzione di un dividendo di 0,1426 euro per azione a titolo di saldo. Approvata la nomina di Nicola Bedin ad Amministratore e Presidente in sostituzione di Luca Dal Fabbro e un nuovo piano di buy back.
Enel (-0,4%), che ha avviato la costruzione di un ampliamento da 199 MW di un parco eolico negli Stati Uniti, per un investimento di oltre 281 milioni di dollari.
Hera (-0,7%) ha acquistato da A2A (-0,8%) il 2% di Ascopiave (+1%) a un prezzo di 3,905 euro per azione per complessivi 18,3 milioni.
Tra le mid, in coda Acea che cede l’1,4 per cento, mentre tra le small gli acquisti hanno premiato Plc (+3,1%) mentre scivola in ultima posizione Alerion Clean Power che lascia sul terreno il 3,7 per cento.