Mercati – Apertura negativa, Ftse Mib a -0,7%

Apertura sotto la parità per le borse europee, in scia alle preoccupazioni per l’aumento dei casi di coronavirus in diverse parti del mondo e dopo l’allarme lanciato ieri dal Fondo monetario internazionale.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,7% in area 19.000 punti. In calo anche l’Ibex 35 di Madrid (-1,1%), il Ftse 100 di Londra (-1%), il Cac 40 di Parigi (-1%) e il Dax di Francoforte (-0,5%).

Il sentiment dei mercati è tornato a deteriorarsi sui timori legati al diffondersi della pandemia, che potrebbe costringere le autorità a rallentare i piani per la riapertura delle attività e portare a nuovi lockdown.

Preoccupa la situazione negli Stati Uniti dove si continua ad assistere un incremento dei contagi, con Florida e California che hanno registrato il record di nuovi ammalati.

A ciò si aggiunge la conferma della gravità della crisi da parte del Fmi, che ieri ha abbassato le proprie stime sull’economia globale rispetto a quanto anticipato ad aprile alla luce dei danni provocati dall’emergenza sanitaria.

Gli investitori guardano inoltre al possibile riemergere di tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione europea, dopo che Washington ha reso noto che sta effettuando una revisione dei dazi sulle importazioni europee nell’ambito della disputa sugli aiuti al settore aereo.

Intanto sul Forex il biglietto verde avanza leggermente nei confronti delle altre valute, in attesa dell’uscita questo pomeriggio in Usa delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e la lettura finale del Pil del primo trimestre. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,124, mentre il dollaro/yen risale a 107,2.

Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,7%) a 40 dollari e il Wti (-0,6%) a 37,8 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 176 punti base, mentre stamani il Tesoro offre fino a 5,5 miliardi complessivi di titoli.

Tornando a Piazza Affari ancora in rialzo Atlantia (+1,9%), mentre arretrano Tim (-2,5%), Tenaris (-1,5%), Moncler (-1,3%), Campari (-1,3%) e Unicredit (-1,3%).