Nella scorsa ottava il Ftse Italia Moda ha registrato un -3,6 per cento, al di sotto del corrispondente europeo (+0,1%) e del Ftse Mib (-2,5%).
Settimana negativa per le borse europee, frenate dall’accelerazione dei contagi in alcune aree che fa temere per la ripresa economica. Inoltre, il Fmi ha tagliato le stime sul Pil mondiale per il 2020 e 2021, prevendo una recessione più profonda e un recupero più lento.
Moncler, unico titolo presente nel Ftse Mib, ha lasciato sul terreno il 2,6 per cento.
Tra le mid acquisti su Tod’s (+4,6%). Forti vendite per Ferragamo (-9,4%), il cui CdA ha approvato il progetto di fusione per incorporazione delle interamente controllate Arts e Aura1,
Tra le small ha fatto meglio BasicNet (+2,3%), i cui soci hanno approvato il bilancio 2019, la cedola di 0,12 euro e il piano di buy-back per massimi 10 milioni.
In frazionale rialzo Rosss (+0,9%), i cui soci hanno approvato in prima convocazione il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019.
Tonfo per Ovs (-12,5%), che ha sottoscritto un accordo di finanziamento per 100 milioni garantito all’80% da SACE, e per Safilo (-14,1%) che ha comunicato la cessazione del contratto di licenza delle collezioni di occhiali da sole e da vista a marchio Max Mara.
Sull’internazionale, nel secondo trimestre 2019/20 H&M ha riportato vendite crollate del 50% a 28,6 miliardi di corone svedesi. Il periodo in esame si è chiuso con una perdita netta di 5 miliardi a fronte di un precedente utile di 4,6 miliardi.
L’intero mercato del lusso dovrebbe registrare quest’anno una contrazione a doppia cifra a causa dell’impatto del Covid-19, con un calo rispettivamente del 25-45% per quanto riguarda i beni di lusso e del 40-60% per il lusso esperienziale.
E’ quanto riporta Reuters citando le stime elaborate da Boston Consulting Group per Altagamma emerse da un’indagine su 19 milioni di consumatori di lusso di fascia alta, pari al 5% del totale dei consumatori di lusso ma al 30% del valore dell’intero mercato.