Mercati – Previsto avvio debole nell’ultma seduta del 2Q

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta sotto la parità, con l’ottimismo su un recupero dell’economia messo a rischio dall’accelerazione dei contagi da coronavirus in diverse parti del mondo.

Chiusura in rialzo ieri a Wall Street, che ha beneficiato anche dei dati migliori delle attese sul mercato immobiliare a stelle e strisce in concomitanza con i bassi tassi di interesse e la riapertura delle attività dopo i lockdown.

Il Dow Jones ha guadagnato il 2,3% trascinato in particolare dal balzo di Boeing dopo aver ottenuto dalla Federal Aviation Administration l’autorizzazione per riprendere i test sulla sicurezza dei suoi 737 Max, mentre S&P 500 e Nasdsq hanno segnato rispettivamente un +1,5% e un +1,2%.

Bene stamane i mercati asiatici che si avviano a chiudere il miglior trimestre dal 2009, rimbalzando dopo il difficile inizio anno. Tokyo ha terminato in rialzo dell’1,3%, mentre Shanghai avanza dello 0,5% sostenuta anche dai dati sul Pmi cinese di giugno.

Sulla parità Hong Kong, nel giorno in cui il parlamento cinese ha approvato la legislazione sulla sicurezza nazionale dell’ex colonia britannica alimentando le tensioni con gli Stati Uniti. L’amministrazione Trump ha sospeso alcuni benefici commerciali di cui beneficia la città, che ora rischia di perdere il suo status di hub finanziario globale.

Il sentiment dei mercati resta condizionato dalle notizie legate alla pandemia con l’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha avvistato che il peggio deve ancora arrivare, nonostante nel mondo i contagi abbiano superato quota 10 milioni e le vittime la soglia di mezzo milione.

Sul fronte macro, il Pmi manifatturiero cinese di giugno è salito inaspettatamente a 50,9 da 50,6 di maggio e meglio delle attese di 50,4, segnando la crescita più forte delle attività produttive da marzo e un aumento dei nuovi ordini per il quarto mese consecutivo.

L’agenda di oggi, infine, prevede anche la lettura preliminare di giugno dell’inflazione in Francia, Italia ed Eurozona, mentre nel pomeriggio in Usa uscirà il rapporto sulla fiducia dei consumatori.