Utility (+1%) – Hera (+1,6%) e A2A (+1,4%) in testa alle Big

Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1 per cento, facendo meglio del corrispondente europeo (+0,9%) ma al di sotto del Ftse Mib (+1,7%).

Giornata positiva per le borse europee, che migliorano nel finale in scia a Wall Street grazie anche ad alcuni dati positivi sul mercato immobiliare a stelle e strisce. Gli operatori hanno messo in secondo piano i timori per l’accelerazione del coronavirus in alcune aree, che rischia di portare a nuove chiusure con effetti sull’economia. In Europa focus sull’incontro fra Merkel e Macron, incentrato anche sul Recovery Fund.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si attesta a 176 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,29%.

Tornando al comparto utility, tra le big hanno fatto meglio Hera (+1,6%) e A2A (+1,4%), che con AEB ricorrerà al Consiglio di Stato per dimostrare la legittimità della partnership industriale.

Tra le mid, le vendite hanno colpito Falck Renewables (-1,6%), mentre tra le small brilla algoWatt (+8,4%). Sopra la parità Plc (+0,4%).

Flat Biancamano. L’Ad Paola Petrone, ha rassegnato le proprie dimissioni con efficacia immediata, in ragione di una difformità di vedute con la compagine sociale.

Edison (-0,4%) ha annunciato che è stata firmata la revisione dell’accordo di vendita di Edison Exploration and Production (E&P) e delle sue partecipazioni nel settore esplorazione e produzione di idrocarburi (olio e gas naturale) a Energean.

In coda invece Alerion Clean Power che cede l’1,3 per cento.

A maggio 2020 secondo le rilevazioni di Terna, la domanda di elettricità in Italia è diminuita su base annua del 10,3% a 22,7 miliardi di kWh. La produzione nazionale netta è diminuita del 3% a 21,6 miliardi di kWh. Record per le fonti rinnovabili che hanno coperto il 51,2% della domanda (il 41% nel 2019).