Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,1 per cento, al di sotto del corrispondente europeo (+0,3%) e del Ftse Mib (+0,5%).
Gli investitori hanno mantenuto il focus sul piano da 750 miliardi approvato da leader europei, che prevede 390 miliardi di sovvenzioni a fondo perduto e 360 miliardi di prestiti diretti agli Stati. Per l’Italia verranno stanziati circa 210 miliardi, di cui 80 di sussidi e circa 120 in prestiti.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala in area 153 punti base, con il rendimento del decennale italiano che rende l’1,08%.
Tornando al comparto delle utility, tra le big si distingue Snam che ha riportato un +1,8 per cento.
Enel (+0,1%) punta a realizzare una rete di depositi doganali per container e merci nelle aree delle sue centrali elettriche italiane.
Il Consiglio di Stato ha rinviato alla Corte di Giustizia Ue la decisione sulle contestazioni mosse dall’Antitrust italiana sulla condotta del colosso elettrico nei mercati di vendita di energia elettrica in cui offre il servizio a maggior tutela e sull’eventuale abuso di posizione dominante.
La controllata Enel Green Power ha iniziato la costruzione del suo primo progetto ibrido in Nord America che integra un impianto a energia rinnovabile con lo stoccaggio a batteria utility-scale.
Terna (-0,7%) sale allo 0,035% del capitale sociale, acquistando azioni proprie per oltre 1,5 milioni.
Tra le mid, allungo di Ascopiave (+4,7%). Sopra la parità Iren (+0,3%) che per 6,5 milioni ha concluso l’acquisizione del 50% di Nord Ovest Servizi e del 28% di Asti Energia e Calore (AEC), entrambe detenute da ASTA (Gruppo Gavio).
Tra le small, gli acquisti hanno premiato Alerion (+5,4%). Positive anche Plc (+0,7%) ed Edison (+0,4%).