L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha pubblicato il Rapporto Annuale sullo sviluppo in Italia dei settori dell’elettricità, del gas, dell’acqua e dei rifiuti durante il 2019.
Elettricità
L’analisi effettuata da ARERA mostra bollette elettriche in crescita in tutta l’Eurozona, ulteriormente appesantite dalle imposte e dagli oneri di rete in Italia.
Guardando ai dati del mercato finale della vendita, il 49,4% dei clienti elettrici
domestici alla fine del 2019 ha scelto il mercato libero, in aumento rispetto al 46,4% del 2018.
Lato offerta, è cresciuto in maniera decisa anche il numero dei venditori sul mercato retail (+88 unità nel mercato libero, raggiungendo quota 723 operatori) confermando un trend di espansione che procede ininterrottamente dalla liberalizzazione del 2007.
L’operatore dominante dell’intero mercato elettrico italiano resta Enel, con il 36% dei volumi venduti (vs 37,6% del 2018), seguito a distanza da Edison (in aumento al 5,4%) e da Hera al 4,9 dal 4,3%.
Complessivamente, i primi cinque operatori detengono l’82,5% del settore domestico (84,7% nel 2018), anche se rispetto al 2018 si registra una minima diminuzione del livello di concentrazione del mercato, con i primi tre operatori che passano dal 46,8% al 46,3% delle vendite complessive.
Sul fronte dei consumi di energia elettrica, l’Authority ricorda che l’anno scorso sono stati pari a 301,4 TWh, registrando una diminuzione del 1% (contro il +0,5% del 2018), dovuta principalmente al calo dei consumi nel settore agricolo e industriale (-2% ciascuno), parzialmente compensati da quello domestico (+1%).
Le rinnovabili tengono (+0,4%) nonostante la contrazione dell’idroelettrico (dopo il boom del 2018) a -6,2% e del geotermico (-1,2%).
Quasi dimezzata la produzione derivante dal carbone (-46,9%), compensata dall’aumento della produzione a gas naturale (+11,4%) e quella derivante dai prodotti petroliferi (+2,4%). La fonte gas ha assicurato quasi la metà (49,1%) della produzione lorda (dal 44,4% del 2018).
La quota di Enel nella produzione è stata del 17% (19,4% nel 2018). Per la prima volta, segnala Arera, Enel non ricopre più il ruolo di primo operatore nella generazione termoelettrica. E’ stata maggiore la produzione di Eni, pur a fronte di una potenza installata inferiore.
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