Nexi – In stand-by la potenziale aggregazione con Sia, realizzi sul titolo

La potenziale aggregazione tra Nexi e Sia per creare un campione nazionale nei pagamenti digitali finisce in una situazione di stallo.

Lo si apprende MF, aggiungendo che per il momento l’operazione non è una priorità e che il dossier è stato rinviato.

Intorno alle 10:30 a Piazza Affari il titolo cede il 6,3% a 14,94 euro, anche se le azioni da inizio anno hanno registrato un’ottima performance (+28,8%), anche in scia ai rumor sul possibile “matrimonio” con Sia. L’indice di settore cede il 2,6 per cento.

Nelle scorse settimane erano circolati rumor di stampa su una possibile accelerazione nelle trattative, con le due società, che hanno avviato da tempo colloqui per sondare la possibilità di un merger, che avrebbero conferito il mandato alle banche d’affari per effettuare le valutazioni che costituirebbero le basi per stabilire i concambi.

Proprio la valutazione delle due società, secondo quanto riportato dal quotidiano, avrebbe rallentato la trattativa. Mentre nel caso di Nexi si può fare riferimento alla capitalizzazione di Borsa, per Sia, che sta anche valutando l’Ipo, il discorso è diverso.

Paolo Bertoluzzo, Ad di Nexi, lo scorso 12 maggio nel corso della conference call sui risultati, ha spiegato che i colloqui con Sia per una potenziale fusione sono in corso, ma al momento la situazione è in stand-by.

Sia ha come azionista di riferimento Cassa Depositi e Prestiti, attraverso Cdp Equity. Il gruppo pubblico punterebbe alla creazione di un “campione nazionale” nel settore dei pagamenti digitali, di cui detenere una quota di maggioranza.