Chiusura contrastata per le borse del Vecchio Continente, fra cui spicca Piazza Affari con il Ftse Mib in rialzo dell’1,2% a 19.613 punti.
Positivi anche il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%), sostanzialmente invariato il Ftse 100 di Londra (+0,1%) mentre arretra il Dax di Francoforte (-0,4%).
Poco mossi oltreoceano Dow Jones (+0,5%), S&P500 (+0,2%) e Nasdaq (-0,1%) con i riflettori puntati sulle trimestrali e in attesa dei nuovi stimoli fiscali dal governo statunitense.
Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati americani di giugno su ordini di fabbrica (+6,2%) e di beni durevoli (+7,6%), entrambi superiori alle attese, mentre venerdì verrà pubblicato il job report di luglio.
I numeri sull’occupazione aiuteranno a fornire un quadro più dettagliato sul mercato del lavoro a stelle e strisce, mentre gli operatori continuano a monitorare l’impatto della pandemia e attendono un accordo fra Democratici e Repubblicani su un nuovo piano di aiuti per i cittadini americani.
Sullo sfondo resta la continua diffusione del coronavirus, che ha raggiunto i 18 milioni di contagi nel mondo, oltre alle tensioni fra Washington e Pechino.
Sul Forex l’euro/dollaro si attesta a 1,177 mentre il cambio tra biglietto verde e yen resta in area 105,9.
Tra le materie prime invertono la rotta le quotazioni del greggio con il Brent (+0,6%) a 44,4 dollari e il Wti (+1,3%) a 41,6 dollari mentre l’oro aggiorna il massimo storico spingendosi a 1.994 dollari l’oncia.
Acquisti sull’obbligazionario, dove lo spread Btp-Bund si riduce a 150 punti base e il rendimento del decennale italiano scende a 0,95%.
Tornando a Piazza Affari, fra le big cap spicca Telecom Italia (+6,3%) nel giorno del Cda sui risultati del semestre e sull’offerta di KKR per la rete secondaria. Bene anche Intesa (+5%) che ha diffuso i conti al 30 giugno. Debole il comparto healthcare con Diasorin (-4,1%), Amplifon (-2,6%) e Recordati (-2,4%) in coda al Ftse Mib.