Apertura poco mossa per le borse europee, in attesa del meeting della Bce in programma oggi. A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,1% in area 19.800 punti. Poco distanti dalla parità anche il Dax di Francoforte (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%).
Ieri Wall Street ha chiuso in rialzo, rimbalzando dopo le pesanti perdite degli scorsi giorni. Gli investitori restano comunque in guardia su possibili segnali che il sell-off possa riprendere, in un contesto in cui resta alta la volatilità.
Il focus oggi sarà rivolto soprattutto sulla Banca centrale europea, che dovrebbe mantenere i tassi di interesse invariati, indicando però che i rischi al ribasso per l’economia si sono intensificati e preparando la strada a ulteriori mosse da attuare già entro la fine dell’anno.
Attenzione in particolare alle parole del presidente Christine Lagarde in relazione al recente rafforzamento della moneta unica e a una possibile revisione del target dell’inflazione come fatto dalla Fed.
Sul fronte Covid, secondo fonti di stampa AstraZeneca potrebbe riprendere la prossima settimana i test per il vaccino, dopo aver annunciato ieri la sospensione delle sperimentazioni a livello mondiale a causa di una malattia inspiegabile contratta da un partecipante durante uno studio clinico.
Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce leggermente nelle altre valute in attesa delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione in Usa, con il cambio euro/dollaro a 1,182 e il dollaro/yen in area 106.
Tra le materie in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,3%) a 40,7 dollari e il Wti (-0,5%) a 37,9 dollari, in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 147 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1%, mentre stamane il Tesoro mette a disposizione fino a un massimo di 6,25 miliardi su scadenza a 3 e 7 anni.
Tornando a Piazza Affari, in evidenza in avvio Nexi (+4,9%), con gli acquisti che premiano in particolare anche Fca (+2,2%) e Campari (+1,6%). In ribasso Diasorin (-1,4%) e Tenaris (-1,3%).
