Giornata all’insegna degli acquisti per Exor (+3,8% a 50,96 euro intorno alle 10:30 ), in scia al rally della controllata FCA (+5,6%), dopo la rivisitazione degli accordi di fusione tra quest’ultima e PSA.
La revisione degli accordi di fusione tra FCA e PSA ha portato ad una riduzione del dividendo da corrispondere agli azionisti di FCA prima del closing (da 5,5 a 2,9 miliardi), rafforzando così la liquidità di Fca in vista di potenziali squilibri dovuti all’emergenza Covid-19 nei prossimi mesi.
Riviste invece al rialzo le sinergie previste, adesso stimate a oltre 5 miliardi annui rispetto ai 3,7 miliardi precedenti, grazie ai “significativi progressi compiuti negli ultimi mesi dai gruppi di lavoro congiunti”.
Inoltre, gli azionisti di FCA otterrebbero il 23% della controllata di Psa, Faurecia, e si sta valutando la possibilità di erogare un dividendo da 500 milioni prima del closing ai soci di Fca e Psa o da 1 miliardo ai soci della neocostituita Stellantis, la combined entity che nascerà dalla fusione dei due gruppi automobilistici.
In un comunicato di oggi, Exor ha ribadito il completo appoggio e approvazione per i nuovi termini dell’accordo.