Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -2%, al di sotto del corrispondente europeo (-1,1%) e del Ftse Mib (-1,1%).
Giornata negativa per l’azionario, all’indomani della riunione della Fed che ha parzialmente deluso le attese, pur confermando l’orientamento accomodante. Restano le incertezze legate alla ripresa economica, alle elezioni americane e alla Brexit. Focus anche sulle riunioni della Boe e della Boj, oltre che sui dati relativi all’inflazione dell’eurozona (-0,2% a/a) e alle richieste di sussidi negli Usa (860mila).
Tornando alle società del comparto, tra le big, tonica A2A che guadagna il 2,4 per cento.
Il Cda di Enel (-2,6%) ha ricevuto l’offerta vincolante di Macquarie Infrastructure & Real Assets (MIRA) per l’acquisto del 50% di Open Fiber. L’offerta prevede il riconoscimento di un corrispettivo pari a circa 2.650 milioni, al netto dell’indebitamento, per l’acquisto della partecipazione sopra indicata, con meccanismi di aggiustamento ed earn out.
Il colosso elettrico si colloca tra le società europee che, secondo la classifica “All-Europe Executive Team” del 2020 della rivista Institutional Investor, hanno maggiormente impressionato gli investitori nel corso di questo anno impegnativo.
Tra le mid, scivola in coda Ascopiave che lascia sul terreno il 3,3 per cento, mentre tra le small si distingue Biancamano (+3,5%) seguita da PLC (+1,9%).
Nello scorso mese di agosto la domanda di elettricità in Italia è stata di 26,1 miliardi di kWh, in calo dell’1,4% rispetto allo stesso mese del 2019. La produzione nazionale netta (24,7 miliardi di kWh) è risultata in aumento del 1,4% rispetto ad agosto 2019, con un balzo dell’eolico (+66%).
Indine, sull’internazionale Iberdrola ha raggiunto un accordo con Green Investment Group di Macquarie per acquistare il 100% dello sviluppatore giapponese Acacia Renewables.