Nelle sedute dal 14 al 18 settembre il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in rialzo del 2,3%, sovraperformando l’Euro Stoxx Tecnologia (+0,6%) e il Ftse Mib (-1,5%).
In settimana il focus si è concentrato prevalentemente sulla riunione della Fed, che ha confermato l’atteggiamento accomodante ma non ha fornito ulteriori dettagli e ha posto l’accento sull’incertezza dell’outlook economico. Intanto l’Ocse ha rivisto le stime sulla crescita globale, prevedendo una contrazione del 4,5%.
Nel comparto tech e tlc di Piazza Affari, tornano gli acquisti su Stm (+2,1%) sostenuta dal fermento nel settore dopo la notizia dell’accordo tra la giapponese SoftBank e la statunitense Nvidia per la cessione a quest’ultima di Arm Holdings alla cifra record di 40 miliardi di dollari.
In calo, invece, Telecom Italia (-6,7%), appesantita dai rumors sulla possibile opposizione dell’antitrust UE all’integrazione con Open Fiber.
Tra le mid cap, Sesa (+5,8%) grazie alla revisione al rialzo del target price da parte degli analisti che seguono il titolo in scia agli ottimi risultati del primo trimestre 2020-21 e alla conferma dell’outlook positivo per il full year al 30 aprile 2021. Il nuovo prezzo obiettivo medio è pari a 91,93 euro, rispetto al precedente 68,75 euro.
Fra le aziende a minor capitalizzazione Si segnalano infine i conti di Techedge (-0,7%), Alkemy (+1%), Cellularline (-1,2%) e Tas (+2,2%).
Infine, si segnala che il Governo ha rinunciato ad esercitare i poteri speciali previsti dal Golden Power in merito all’Opa di Titan Bidco (fondo Oep, One Equity Partners) su Techedge, finalizzata al delisting.