A settembre 2020 i consumi elettrici italiani sono tornati sui valori di un anno fa, dopo sei mesi di forte contrazione per l’emergenza sanitaria da Covid-19. Terna, il gestore della rete elettrica nazionale ad alta e altissima tensione, ha registrato una richiesta di energia pari a 26,6 miliardi di kWh, un dato in linea con quello di settembre del 2019.
Nei primi 9 mesi dell’anno la domanda elettrica risulta ancora in flessione (-6,9%) rispetto al corrispondente periodo del 2019 (in termini rettificati è -6,8%).
Da gennaio a settembre le fonti rinnovabili hanno coperto il 40% della domanda elettrica (36% nel 2019).
A livello territoriale, la variazione tendenziale di settembre 2020 è risultata negativa al Nord (-1,2%) e positiva sia al Centro (+1,2%) sia al Sud e nelle Isole (+1,6%).
In termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura dell’energia elettrica richiesta a settembre non ha registrato variazioni rispetto ad agosto, portando il profilo del trend su un andamento stazionario.
Il terzo trimestre ha fatto registrare un rimbalzo dell’11,8% rispetto al trimestre precedente, dopo i primi due trimestri dell’anno in flessione.
Sul fronte del mercato all’ingrosso, il Prezzo unico nazionale (Pun) è stato pari a 48,80 €/MWh nel mese in esame, in calo del 4,7% rispetto a settembre 2019 (51,18 €/MWh).
Nel mese in esame la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per il 92,2% con produzione nazionale e per la quota restante (7,8%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 36% della domanda, rispetto al 33% del settembre di un anno fa.
In dettaglio, la produzione nazionale netta (24,7 miliardi di kWh) è risultata in aumento del 3% rispetto a settembre del 2019. In crescita le fonti di produzione eolica (+16,3%), idrica (+12,3%) e fotovoltaica (+5,1%). In calo la fonte di produzione geotermica (-3,2%), sostanzialmente stazionaria quella termica (-0,1%).
La potenza massima (c.d. punta di potenza) richiesta a settembre scorso è stata pari a 50.173 MW, registrata mercoledì 16 settembre tra le ore 15 e le ore 16, superiore del 1% rispetto al valore registrato alla punta dello stesso mese del 2019.
Commento
Nel complesso, i dati sulla produzione di energia elettrica a settembre 2020 sono positivi per gruppi come Enel, Edison, A2A e Iren, che hanno beneficiato della crescita della produzione eolica (+16,3%), idrica (+12,3%) e fotovoltaica (+5,1%), pur in presenta di un output termolelettrico sostanzialmente stazionario e di un calo del geotermico (-3,2%).
I dati in esame sono positivi anche per realtà come Erg (esposta anche a idroelettrico e fotovoltaico), Falck Renewables (esposta anche al fotovoltaico) e Alerion Clean Power, focalizzate in prevalenza sulla generazione da fonte eolica (+16,3%).