Oil & Gas – Quotazioni del greggio ancora in discesa, pesa aumento record dei contagi

Quotazioni del greggio ancora sotto pressione, appesantite dall’incremento record dei contagi da coronavirus in Europa e negli Stati Uniti, dall’incertezza sulle tempistiche del nuovo pacchetto di stimoli fiscali Usa e dalla ripresa della produzione in Libia.

Il future sul Brent cede il 3% a 40,8 dollari al barile e quello sul Wti il 3,3% a 38,6 dollari, scendendo entrambi sui minimi da inizio ottobre.

Gli Stati Uniti hanno registrato un aumento record dei casi per il secondo giorno consecutivo, mentre in Europa la Francia viaggia a un ritmo di oltre 50 mila contagi giornalieri e Spagna e Italia hanno introdotto nuove misure restrittive per limitare la diffusione del virus.

Oltreoceano, inoltre, non si sblocca lo stallo nelle trattative tra Democratici e Repubblicani per approvare il nuovo piano di aiuti all’economia, alimentando le aspettative di un rinvio di un eventuale accordo a dopo le elezioni presidenziali di novembre.

Il peggioramento dell’outlook della domanda di petrolio coincide con la ripresa della produzione in Libia, che ha annunciato la riapertura dei porti di Sidra e Ras Lanuf, dopo il ritiro delle milizie e dei militari stranieri.

Si tratta di infrastrutture fondamentali per la ripresa delle esportazioni del petrolio, con il paese che sta spingendo verso un raddoppio dell’output con un’offerta che supererà il milione di barili al giorno in quattro settimane.