Aim Insight ottobre 2020

Mercato AIM Italia ancora in calo a ottobre lasciando sul terreno il 6%, un andamento sostanzialmente in linea con il Ftse Italia All Share che cede il 6,05 per cento. Prosegue così l’andamento riflessivo scattato l’8 giugno, dopo il trend rialzista iniziato a metà marzo a valle del crollo innescato nell’ultima decade di febbraio dall’emergenza sanitaria Covid-19.

Da inizio 2020 comunque il Ftse Aim Italia (-20,2%) ha sovraperformato il  Ftse Italia All Share (-23,6%).

A fine ottobre il numero delle società quotate al mercato AIM assomma a 131 unità, di cui 2 sospese a tempo indeterminato (Axèlero e Cdr Advance Capital) e 1 (SG Company) temporaneamente sospesa in attesa della pubblicazione dei conti del primo semestre 2020 (resi noti poi il 2 novembre).

Il numero delle società quotate è aumentato di 2 unità rispetto a fine settembre, dopo l’ingresso di Labomar, Trendevice ed Esi e il delisting di Gruppo Green Power.

La capitalizzazione complessiva dell’AIM a fine ottobre 2020 è pari a 5.603 milioni, sostanzialmente stabile rispetto a fine settembre (+29,5 milioni). Il delta del periodo deriva per 132,3 milioni dall’ingresso di Labomar (+110,9 milioni), Trendevice (+9,9 milioni) ed Esi (+11,5 milioni), dal delisting di Gruppo Green Power (-13,7 milioni) e dal perfezionamento da parte di The Spac della business combination con Franchi Umberto Marmi (+244,7 milioni).

La variazione negativa dei prezzi ha assorbito 333,8 milioni, intaccando i rendimenti di tutti i settori ad eccezione dell’Healthcare, salito dell’1,3% grazie ad un business che negli ultimi mesi ha mostrato una buona resilienza. In coda il settore Media, che ha ceduto l’11,3% a seguito del protrarsi del crollo degli investimenti pubblicitari.

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