Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un leggero rialzo dello 0,1% e al di sotto dell’omologo indice europeo (+1%), risentendo in parte dello stop del comparto bancario (-0,5%) e risultando meno vivace del Ftse Mib (+0,7%).
Sul mercato restano i timori per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e vari Paesi Europei (inclusa l’Italia), che hanno varato restrizioni sempre più stringenti per frenarne la salita, e per gli impatti sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive, e in attesa di un possibile vaccino, che potrebbe arrivare da Pfizer dopo i risultati incoraggianti arrivati dalla sperimentazione.
Le attenzioni del mercato sono state puntate sull’esito delle elezioni presidenziali americane, che hanno visto prevalere il democratico Joe Biden.
Il rallentamento del settore creditizio ha impattato solo in parte sui titoli dell’asset management, con Banca Mediolanum (+2,5%), fresca di risultati, Banca Generali (+0,8%) e Fineco (+0,9%), reduce dai risultati e dalla raccolta netta di ottobre, in luce sul Ftse Mib.
Sul listino principale realizzi su Nexi (-0,9%), al lavoro sull’operazione Nets e fresca di risultati.
Sul Mid Cap ok Banca Ifis (+2,1%), che ha acquistato un nuovo portafoglio di Npl, mentre frenano doValue (-1,2%) e Cerved (-6,3%), reduce dai conti.
Sullo Small Cap ok Banca Intermobiliare (+1,9%), che ha approvato i conti.