Mercati – Chiusura in ordine sparso per gli eurolistini, bene Milano a +0,7%

Le borse europee archiviano la seduta contrastate, mentre Wall Street procede debole all’indomani dei nuovi record e alla vigilia del Giorno del Ringraziamento. A Milano il Ftse Mib chiude in rialzo dello 0,7% a 22.303 punti, seguito dall’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Dax di Francoforte (invariato) e il Ftse 100 di Londra (-0,6%).

Oltreoceano, variazioni perlopiù negative per Dow Jones (-0,8%), S&P500 (-0,4%) e Nasdaq (flat), con i primi due reduci da nuovi massimi storici in scia ai progressi sui vaccini e all’avvio della procedura formale per il passaggio di consegne fra Donald Trump e Joe Biden, oltre alla nomina dell’ex presidente della Fed Janet Yellen quale nuovo Segretario al Tesoro.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati americani sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, in aumento a 778 mila unità (consensus 730) oltre alla seconda lettura sul Pil annualizzato del terzo trimestre, che conferma il rimbalzo del 33,1% su base trimestrale dopo il crollo del 31,4% nel periodo aprile-giugno.

Meglio delle attese i numeri sulle spese per consumi personali (+0,5%) mentre il reddito cala dello 0,7% a ottobre. In serata, focus sulle minute relative all’ultima riunione della Federal Reserve.

Sul Forex l’euro/dollaro risale lievemente a 1,191 mentre il cambio tra biglietto verde e yen resta poco mosso a 104,4.

Tra le materie prime prosegue il rialzo delle quotazioni del greggio con il Brent (+0,9%) a 48,2 dollari e il Wti (+1,3%) a 45,5 dollari, dopo il lieve decremento delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali dell’Energy Administration information.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 118 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,61%.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano in particolare Inwit (+4,2%), Azimut (+3,3%) e Banca Mediolanum (+2,6%) mentre arretra Atlantia (-1,3%).