Creval – Il prezzo si mantiene al di sopra di quello dell’Opa

Il valore dell’azione di Creval continua a mantenersi al di sopra del prezzo dell’Opa annunciata da Crédit Agricole Italia, pari a 10,50 euro per azione, che incorpora un premio del 21,4% rispetto ai prezzi di chiusura di venerdì 20 novembre, ultima seduta prima dell’annuncio, avvenuto lunedì 23 novembre.

Intorno alle 15:30 il titolo guadagna l’1,3% a 11,49 euro, mentre l’indice di settore cede l’1,1 per cento.

Secondo alcuni operatori di mercato, il tutto potrebbe essere interpretato come un’aspettativa di rialzo dell’offerta da parte di Crédit Agricole. “La nostra offerta ha già un extra premio perché è tutta cash”, ha spiegato in un’intervista a Il Sole 24 Ore Giampiero Maioli, Ceo di Crédit Agricole Italia.

L’aumento del corrispettivo dell’offerta, secondo quanto riporta Reuters potrebbe essere giustificato anche dai possibili impatti positivi legate alla trasformazione in crediti di imposta delle DTA; misura quest’ultima che il Governo potrebbe inserire nella Legge di Bilancio per incentivare le fusioni.

Proprio ieri il cda dell’istituto valtellinese ha esaminato la comunicazione relativa all’offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni della banca promossa da Crédit Agricole Italia, definita “inattesa e non concordata” in una nota.

Il board ha conferito la delega all’Ad, d’intesa con il presidente, di nominare gli advisor finanziari e legali che assisteranno il cda stesso nello svolgimento delle attività di propria competenza.

Tra i possibili consulenti di cui si potrebbe avvalere Creval, MF cita Bank of America, Ubs e Goldman Sachs.

Per poter avere un quadro più chiaro sugli aspetti finanziari ed esprimersi eventualmente sulla congruità dell’offerta, bisognerà attendere il deposito del documento di offerta presso la Consob che, riporta il Sole 24 Ore, dovrebbe avvenire tra l’11 dicembre, cioè una ventina di giorni dopo l’annuncio dell’Opa.

Secondo quanto riporta il giornale, all’interno del Creval sono convinti che il valore intrinseco della banca e i progressi messi in luce non trovino un adeguato riconoscimento nell’offerta che attribuisce all’istituto un valutazione di 737 milioni.