Utility (+0,8%) – Ben intonate Hera (+1,9%) ed Enel (+0,8%) su rialzo TP Barclays

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,8%, sostanzialmente in linea con il corrispondente europeo (+0,9%) e il Ftse Mib (+0,7%).

L’azionario rifiata dopo gli acquisti delle sedute precedenti, innescati dai progressi sui vaccini, dall’avvio del passaggio di consegne fra Trump e Biden e dalla nomina di Janet Yellen al ruolo di Segretario al Tesoro Usa. Dall’agenda macro sono giunti i dati sul Pil Usa, che conferma il rimbalzo del 33,1% nel terzo trimestre, e sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, superiori alle attese.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 118 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,61%.

Tornando alle società del settore, tra le big hanno fatto meglio Hera (+1,9%), che ha incrementato da 3 a 3,5 miliardi il proprio programma EMTN, e A2A (+1,7%).

Segue Enel (+0,8%) su cui Barclays ha alzato il TP a 9,4 euro (da 9,1 euro) e confermato il giudizio Overweight, a valle della presentazione del piano strategico 2021-2023.

Snam (-0,4%) ha presentato il piano strategico 2020-2024, che prevede investimenti per 7,4 miliardi (+1 miliardo rispetto al piano precedente), prevalentemente destinati a infrastrutture energetiche regolate, focalizzati su sostituzioni in ottica hydrogen ready, digitalizzazione, decarbonizzazione e Sardegna. La società si impegna a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040.

Tra le mid, in coda Ascopiave (invariata), mentre tra le small gli acquisti hanno premiato in particolare Biancamano (+3,6%) ed Edison (+1,9%).

Sull’internazionale Siemens Gamesa ha siglato un contratto con Berkshire Hathaway Energy Canada per la progettazione di un parco eolico. Il produttore spagnolo provvederà all’erogazione di 25 turbine eoliche e il progetto, che verrà avviato a partire dal 2022, fornirà energia a più di 79mila famiglie nel Paese.