Banche (-2,1%) – Partenza in rosso per UniCredit (-5%)

Il Ftse Italia Banche avvia la settimana con uno calo del 2,1% e in linea all’analogo indice europeo (-2,2%), frenando anche il Ftse Mib (-1,3%).

Sul mercato restano i timori per i contagi da coronavirus che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e vari Paesi Europei (inclusa l’Italia), con alcuni Paesi che hanno varato restrizioni sempre più stringenti per frenarne la salita (e di cui si vedono gli effetti), e per gli impatti sulla già debole ripresa economica, e in attesa di un possibile vaccino, che potrebbe arrivare da Pfizer, Moderna o Astrazeneca dopo i risultati incoraggianti arrivati dalla sperimentazione.

In questo scenario, con lo spread Btp-Bund rimasto sotto i 120 pb, sul comparto bancario sono scattati i realizzi dopo il rally delle scorse sedute sostenuto anche dalle attese di consolidamento.

Sul Ftse Mib contiene il calo Banco Bpm (-0,3%), su cui c’è il focus del mercato in ottica M&A. Frena UniCredit (-5%), oggetto di rumor con al centro l’incertezza sulla governance.

Sul Mid Cap rimbalza Mps (+3%), sempre al centro di rumor di M&A e con l’Ad Guido Bastianini al lavoro sull’aggiornamento del piano industriale. La scissione a favore di AMCO sarà efficace da oggi 1° dicembre. Ritraccia Creval (-1,8%), con il Ceo di Crédit Agricole Italia, Giampiero Maioli, che in un’intervista ha ribadito la bontà del prezzo dell’Opa annunciata pochi giorni fa.

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e con Cassa Centrale Banca che non prenderà alcuna decisione entro fine 2020, secondo quanto ha dichiarato in un’intervista il presidente Giorgio Fracalossi.