L’impatto ambientale delle attività produttive e dei metodi di lavoro nell’intera value chain, i processi virtuosi di riciclo e riuso delle materie prime, l’utilizzo di energia rinnovabile, l’efficienza energetica e il trasporto elettrico.
Sono alcuni dei parametri che verranno analizzati dall’”Osservatorio del mondo della moda Italia” creato da Enel X, società del gruppo Enel, per misurare la circolarità del settore tessile-abbigliamento italiano e individuare le soluzioni migliori per colmare i gap.
La sostenibilità di 50 brand del Made in Italy, tra i più importanti del panorama nazionale e internazionale, sarà al centro del report che Enel X realizzerà sui principali attori della filiera tessile nazionale.
Le aziende coinvolte saranno analizzate sia sull’utilizzo dei prodotti, sia attraverso i processi produttivi con l’obiettivo di effettuare una prima analisi sullo “stato di maturità circolare”.
Lo step successivo sarà quello dell’aggregazione dei dati, ed Enel X, d’accordo con le aziende, individuerà i KPI per la realizzazione del report in cui verrà evidenziato il rispetto dei principi della Circular economy da parte del settore moda, i punti di forza e di debolezza e una roadmap di miglioramento.
L’Osservatorio infatti monitorerà negli anni, coinvolgendo sempre più attori, l’andamento degli eventuali gap di circolarità e i passi avanti fatti dalle aziende nell’avvicinarsi a un modello interamente sostenibile e circolare e rappresenterà un punto di riferimento per tutti gli altri settori industriali e per gli altri Paesi.
“La Circular Economy rappresenta uno dei pilastri della sostenibilità – ha dichiarato Nicola Tagliafierro, Responsabile Sostenibilità di Enel X. “Il settore tessile italiano è da sempre considerato un fiore all’occhiello del Made in Italy e per questo motivo, attraverso l’Osservatorio della circolarità, abbiamo voluto mettere a disposizione di una delle filiere più importanti del Paese l’expertise di Enel X, offrendo strumenti di analisi avanzati per l’implementazione di comportamenti virtuosi che integrino i principi dell’Economia circolare nell’intera filiera con l’obiettivo di aumentarne la competitività a livello internazionale”.