Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Giornata senza direzione precisa per i mercati azionari: in Europa, il Dax arretra dello 0,3% e il Ftse Mib dello 0,1%, mentre il Ftse 100 guadagna lo 0,7%. A Wall Street, il Nasdaq avanza dello 0,4%, mentre lo S&P 500 oscilla sulla parità (+0,03%).
In rialzo le quotazioni del greggio con il Brent che si riporta oltre quota 50 dollari per la prima volta da marzo, in scia alle speranze di una più rapida ripresa della domanda di petrolio con il lancio del vaccino anti-covid che hanno messo in secondo piano l’incremento delle scorte Usa evidenziato ieri dai dati settimanali Eia.
Secondo il Ministro dell’Energia della Russia Nikolay Shulginov, l’output oil del paese è atteso in calo di circa l’8% a/a quest’anno a 514 milioni di tonnellate. La Nigeria, invece, punta a diminuire i costi di produzione del greggio da 17 dollari a 10 dollari al barile per rimanere competitiva.
Secondo alcune indiscrezioni, la società di investimento D.E Shaw & Co ha acquistato una partecipazione consistente in Exxon Mobil e chiesto alla oil company di tagliare le spese per migliorare la profittabilità e mantenere i dividendi.
D.E. Shaw avrebbe mandato una lettera ad Exxon sostenendo che sono necessari dei cambiamenti dato che la società ha costantemente sottoperformato la rivale Chevron, sottolineando come l’attuale percorso sia insostenibile mettendo a rischio la distribuzione delle cedole.
La Nigerian National Petroleum Corporation ha chiesto a 7 società EPC di ripresentare le proprie offerte per una commessa nella sua raffineria di Port Harcourt, estendendo la deadline al 7 gennaio dopo che solo Maire Tecnimont aveva rispettato l’originale scadenza del 30 novembre.
Petrobas ha concluso la vendita della sua partecipazione del 100% nel campo onshore nello stato di Bahia, per un ammontare di 3,2 milioni di dollari.
La francese Engie ha firmato degli accordi con Amazon per fornire alla società di e-commerce statunitense 650 megawatt di energia rinnovabile.
UBS ha tagliato la raccomandazione su Galp Energia da ‘buy’ a ‘neutral’ con un target price fissato a 10,50 euro.