Mps – Domani il cda sul nuovo piano industriale

Domani si terrà il cda di Mps con all’ordine del giorno l’approvazione del nuovo piano industriale, a cui ha lavorato l’Ad Guido Bastianini con il supporto dell’advisor Oliver Wyman.

Secondo quanto riporta MF, il piano prevedrebbe una riduzione dei costi nell’ordine dei 500 milioni e circa 6 mila esuberi tra direzioni centrali e rete commerciale.

Nel piano dovrebbe essere poi indicato l’ammontare del rafforzamento patrimoniale di cui necessita la banca alla luce degli impatti della recente scissione di 8,1 miliardi di crediti deteriorati a favore di AMCO e degli ultimi accantonamenti decisi per fare fronte ai potenziali rischi legali, oltre che del mutato scenario contesto macroeconomico causato dal Covid-19. Secondo i rumor, il rafforzamento patrimoniale dovrebbe aggirarsi sui 2,5 miliardi.

La banca nei giorni scorsi ha spiegato che “il documento, che costituisce il presupposto necessario per l’avvio dell’interlocuzione con DG Comp, conterrà taluni scenari di fabbisogno patrimoniale coerenti con le ipotesi di piano strategico”, aggiungendo che “entro la fine del mese di gennaio 2021 la banca sottoporrà alla BCE il proprio capital plan comprensivo delle misure propedeutiche al necessario rafforzamento patrimoniale”.

Nei giorni scorsi erano circolate indiscrezioni secondo cui potrebbe essere un piano a due fasi quello che l’Ad ha predisposto.

La prima fase sarebbe rappresentata dalla suddetta ricapitalizzazione, mentre la seconda prevedrebbe una potenziale aggregazione con un’altre banca, il cui orizzonte temporale slitterebbe al secondo semestre 2021, considerando anche il verificarsi delle giuste condizioni.

I rumor continuano ad accostare l’istituto toscano ad UniCredit, anche se bisognerà attendere la scelta del nuovo Ceo di quest’ultima per capire in che direzione vuole muoversi.

Intorno alle 10:20 il titolo guadagna lo 0,2% a 1,11 euro, mentre l’indice di settore cede lo 0,4 per cento.