Banche (-3%) – Partenza in rosso per UniCredit (-3,9%)

Il Ftse Italia Banche inizia la settimana con un ribasso del 3% e tenendo meglio dell’analogo indice europeo (-4,3%), frenando anche il Ftse Mib (-2,6%).

Sul mercato restano i timori per i contagi da coronavirus che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e vari Paesi Europei (inclusa l’Italia), con alcuni Paesi che hanno varato restrizioni sempre più stringenti per frenarne la salita (e di cui si vedono gli effetti e che sono state allentate in alcuni Paesi ma che saranno di nuovo rafforzate di nuovo nel periodo natalizio), e per gli impatti sulla già debole ripresa economica.

Inoltre, desta nuove preoccupazioni la variante del Covid-19 riscontrata nel Regno Unito, che ha costretto alcuni Paese a interrompere i voli provenienti da quel Paese.

Il tutto mentre è arrivato il via libera, dopo Regno Unito e Stati Uniti, anche in Europa all’applicazione del vaccino Pfizer/Biontech.

In questo scenario, con lo spread Btp-Bund rimasto in area 115 pb, sul comparto bancario sono prevalse nettamente le vendite.

Sul Ftse Mib scattano le vendite, tra le altre, su UniCredit (-3,9%), che prosegue l’iter per la ricerca del nuovo Ceo, e Mediobanca (-2,5%).

Sul Mid Cap altro stop per Mps (-2,6%), il cui cda ha approvato il piano strategico al 2025, nel quale si stima un rafforzamento patrimoniale tra 2-2,5 miliardi e che non chiude ad ipotesi aggregative, che dovrebbe essere inviato a breve al Tesoro, con il Ministro Roberto Gualtieri che dovrà informare il Parlamento su ogni passaggio relativo alla privatizzazione.

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa.