Banche (-0,1%) – Ben intonate Banco Bpm (+1,2%) e Bper (+1,9%) nei 3 giorni

Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava, che ha visto un’operatività limitata a causa dell’avvicinarsi delle festività natalizie, con un lieve calo dello 0,1% e in direzione opposta all’analogo indice europeo (+0,5%), non impedendo però al Ftse Mib (+0,7%) di chiudere in territorio positivo.

Sul mercato restano i timori per i contagi da coronavirus che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e vari Paesi Europei (inclusa l’Italia), con alcuni Paesi che hanno varato restrizioni sempre più stringenti per frenarne la salita (e di cui si vedono gli effetti e che sono state allentate in alcuni Paesi ma che saranno di nuovo rafforzate di nuovo nel periodo natalizio), e per gli impatti sulla già debole ripresa economica.

Inoltre, desta nuove preoccupazioni la variante del Covid-19 riscontrata nel Regno Unito, che ha costretto alcuni Paese a interrompere i voli provenienti da quel Paese.

Il tutto mentre è arrivato il via libera, dopo Regno Unito e Stati Uniti, anche in Europa all’applicazione del vaccino Pfizer/Biontech.

In questo scenario, con lo spread Btp-Bund rimasto in area 115 pb, il comparto bancario ha visto prevalere gli acquisti negli ultimi tre giorni pre-natalizi.

Sul Ftse Mib bene Banco Bpm (+1,2%), al centro delle attenzioni del mercato in ottica M&A, con la banca che ha rivisto gli accordi nel credito al consumo e accelerato ancora il de-risking, e Bper (+1,9%), oggetto di rumor su una potenziale aggregazione proprio con Banco Bpm. Ok Mediobanca (+1,9%), interessata ad acquisizioni nella gestione patrimoniale.

Sul Mid Cap stop per Mps (-3%), il cui cda ha approvato il piano strategico al 2025, nel quale si stima un rafforzamento patrimoniale tra 2-2,5 miliardi e che non chiude ad ipotesi aggregative, che dovrebbe essere inviato a breve al Tesoro, con il Ministro Roberto Gualtieri che dovrà informare il Parlamento su ogni passaggio relativo alla privatizzazione. Fitch ha rivisto il Rating Watch a negativo. Proseguono i rumor su una potenziale fusione tra la banca senese e UniCredit (-0,4%).

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e che ha ceduto un’altra quota di Bankitalia. Il mercato resta in attesa di capire le intenzioni di Cassa Centrale Banca.