Mercati asiatici – Listini incerti con Nikkei a +0,7% e Shanghai a -0,2%

Listini asiatici incerti nonostante gli investitori siano fiduciosi per una più rapida ripresa economica in scia ai nuovi stimoli fiscali negli Usa e all’avvio della campagna di vaccinazione anche in Europa.

Trump ha approvato un pacchetto combinato di aiuti contro il Covid-19 e finanziamenti governativi da 2,3 trilioni di dollari.

L’inquilino della Casa Bianca ha anche proposto al Congresso di sostituire i previsti 600 dollari per americano con un aiuto da 2.000 dollari, una richiesta non vincolante che tuttavia difficilmente verrà approvata da entrambe le Camere.

Sul fronte della pandemia sono state imposte ulteriori restrizioni per contrastare la diffusione dei contagi, con il Giappone, tra gli ultimi ad agire, che ha deciso di vietare l’ingresso nel Paese alla maggior parte degli stranieri fino alla fine di gennaio.

Ieri ha preso il via intanto in Europa la campagna di vaccinazione contro il coronavirus.

A Hong Kong crolla Alibaba (-7,8%) appesantita dalle continue preoccupazioni per l’inchiesta dell’antitrust cinese sulle presunte pratiche monopolistiche del colosso e-commerce. Inoltre durante il fine settimana le autorità di Pechino hanno imposto a Ant Group, società fintech del gruppo, di tornare alle proprie origini di fornitore di servizi di pagamento.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,2222 mentre il dollaro/yen si muove in area 103,46. Tra le materie prime, giù il petrolio con il Brent a 51,09 dollari al barile (-0,5%) e il Wti a 48,07 dollari al barile (-0,3%). L’oro sale a 1.891 dollari l’oncia (+0,4%).

Tornando ai listini asiatici, frazionali ribassi per Shanghai (-0,2%) e Shenzhen (-0,4%). Debole anche Hong Kong (-0,3%).

Giappone invece in rialzo con Nikkei e Topix rispettivamente a +0,7% e +0,5%.

Il tutto dopo che lo scorso 24 dicembre a Wall Street lo S&P500 ha guadagnato lo 0,4%, il Nasdaq lo 0,3% e il Dow Jones lo 0,2%.