Mercati asiatici – Seduta positiva in Giappone sostenuta dalle dinamiche USA

Seduta positiva per la maggior parte delle principali piazze finanziarie asiatiche, Cina esclusa, dopo la decisione della Camera di sostenere la proposta dell’uscente Donald Trump di aumentare gli assegni ai cittadini americani da $ 2.000 da $ 600.

Così i listini del continenti asiatico si sono mossi in rialzo insieme ai futures statunitensi ed europei con il Nikkei che ha toccato nuovi record dal 1990. Gli acquisti si sono riversati anche in Australia e Hong Kong mentre i principali indici hanno tentennato in Corea del Sud e Cina.

Gli acquisti odierni riflettono anche gli altri catalizzatori dell’ultimo mese come le politiche monetarie accomodanti delle banche centrali in Giappone, Stati Uniti ed Europa, nonché una serie di notizie positive sui vaccini.

Il calo dell’azionariato cinese è stato invece causato dal ribasso delle azioni materiali ed energetiche in scia alle prese di beneficio dopo il recente rally che ha interessato i titoli del paese, tra i meno colpiti dalla pandemia.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro sale a 1,2250 mentre il dollaro/yen scende in area 103,69. Tra le materie prime, il petrolio sale con il Brent a 51,29 dollari al barile (+0,7%) e il Wti a 48 dollari al barile (+0,8%). L’oro sostanzialmente stabile a 1.880,90 dollari l’oncia.

Tornando ai listini asiatici, frazionali ribassi per Shanghai (-0,4%) e Shenzhen (-0,4%). Hong Kong a +0,9%.

In Giappone corrono il Nikkei e Topix rispettivamente a +2,7% e 1,7%.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street S&P500 e Dow Jones hanno guadagnato rispettivamente lo 0,7% e lo 0,9%. In rialzo anche il Nasdaq a +0,7%.