Nel 2020 l’indice Infrastrutture Italiane ha registrato una performance ampiamente negativa, cedendo il 20,7% e sottoperformando il corrispondente indice settoriale europeo (+4,8%) e il principale indice di Milano che nel medesimo orizzonte temporale ha contenuto il rosso al 5,4%.
La pandemia da Covid-19 ha avuto effetti negativi sulla maggior parte dei titoli quotati del comparto che hanno chiuso l’anno con una performance negativa, fatta eccezione per Inwit (+20,8%).
Nel corso dell’anno INWIT ha raggiunto il closing dell’operazione di integrazione di Vodafone Towers con l’acquisto di una quota di minoranza pari al 43,4% del capitale sociale di Vodafone Towers e la successiva fusione di quest’ultima in Inwit. Operazione che ha permesso a Inwit di diventare il più grande operatore del settore in Italia con il compito di supportare Tim e Vodafone Italia nella realizzazione del nuovo network per lo sviluppo del 5G. Inwit ha inoltre esaminato e approvato l’aggiornamento del Piano Industriale per il periodo 2021-2023 che prevede una forte crescita del business della società con un ambizioso programma di investimenti cumulati per il periodo 2021-2023 di circa 600 milioni. Il Piano industriale prevede una crescita annua media dei ricavi pari all’8%. Dinamica analoga per l’Ebitda.
L’altra Big del comparto, Atlantia, ha invece chiuso il 2020 con un ribasso del 29,2%, per effetto dell’impatto negativo del Covid-19 sui diversi business di riferimento della società, nonché per le vicende riguardanti la controllata ASPI. Stando agli ultimi aggiornamenti, dopo aver esaminato l’offerta pervenuta il 23 dicembre da CDP Equity S.p.A. Blackstone Infrastructure Advisors LLC and Macquarie Infrastructure and Real Assets (Europe) Limited (Consorzio CDP), Atlantia ha reso noto che l’offerta non ancora vincolante è inferiore alle attese e confermato al Consorzio CDP la propria disponibilità a valutare un’eventuale offerta vincolante, purché, come più volte ribadito in occasione delle precedenti offerte, sia rispondente all’interesse sociale.
Per quanto riguarda le Mid Cap, Rai Way, tra le realtà del comparto penalizzate in misura minore dal coronavirus, ha chiuso con un rosso dell’10,9%. Le performance di ASTM (-23,6%) ed Enav (-32,4%) scontano in misura maggiore gli impatti che il Covid-19 ha avuto sul settore dei trasporti.
Infine, sulle Small Cap, FNM (-18,2%), Toscana Aeroporti (-21,3%), Aeroporto di Bologna (-30%) ed Autostrade Meridionali (-37,2%).