Mercati – Europa in forte rialzo, Milano chiude a +2,4%

Chiusura in deciso rialzo per le borse europee, mentre a Wall Street i principali indici americani hanno invertito la rotta dopo una partenza negativa con il Dow Jones che guadagna l’1,7%, lo S&P 500 l’1,1% e il Nasdaq lo 0,3%.

A Milano il Ftse Mib ha terminato la seduta in rialzo del 2,4% a 22.734 punti. Bene anche il Ftse 100 di Londra (+3,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+3,4%), il Dax di Francoforte (+1,8%) e il Cac 40 di Parigi (+1,2%).

Il focus dei mercati resta sul testa a testa in Georgia, che deciderà chi prenderà il controllo del Senato Usa, con una vittoria dei Democratici che assicurerebbe la maggioranza in entrambi i rami del Congresso.

Una prospettiva che ha favorito gli acquisti sui titoli più ciclici dato che secondo gli operatori porterebbe a maggiori stimoli economici e una regolamentazione più stretta su alcuni settori, come quello dei colossi tech.

In Europa, invece, l’agenzia europea del farmaco (Ema) ha dato l’ok al vaccino per il Covid-19 sviluppato da Moderna. L’Ue ha già ordinato 160 milioni di dosi del vaccino, da destinare fino a 80 milioni di persone.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi ha visto la lettura finale di dicembre degli indici Pmi servizi e composito di Italia, Francia, Germania, Eurozona e Gran Bretagna. Nel dettaglio, Pmi servizi dell’Eurozona si è attestato a 46,4 punti, al di sotto del consensus e della rilevazione preliminare (47,3 punti). Il Pmi composito si è fissato a 49,1 punti, anche in questo caso sotto i 49,8 punti del preliminare e delle stime.

In Germania, invece, la stima preliminare dell’indice dei prezzi al consumo a dicembre ha evidenziato un +0,5% su base mensile, rispetto +0,6% previsto dagli analisti e dopo il -0,8% di novembre. Il dato su base annua evidenzia una flessione dello 0,3% (consensus -0,2%) dopo il -0,3% del mese precedente.

Negli Usa, infine, i numeri Adp hanno evidenziato a dicembre un calo inaspettato degli impieghi nel settore privato per la prima volta da aprile, in attesa dell’uscita venerdì del Job Report ufficiale.

Intanto sul Forex il biglietto verde ha recuperato terreno nei confronti delle altre valute, in attesa dell’uscita questa sera dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve. Il cambio euro/dollaro è tornato sotto quota 1,23 a 1,228 mentre il dollaro/yen è risalito a 103,3.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,7%) a 54,5 dollari e il Wti (+1,5%) a 50,7 dollari, dopo che l’Arabia Saudita ha annunciato la decisione volontaria di tagliare la produzione e i dati settimanali Eia hanno mostrato un calo delle scorte Usa superiore alle attese.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta a 109 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,57%.

Tornando a Piazza Affari, in evidenza Buzzi Unicem (+8%), Cnh (+6,6%), Enel (+6,4%) e Unicredit (+6,1%). Forti acquisti anche sui petroliferi Tenaris (+5,4%), Saipem (+5%) ed Eni (+3,3%), mentre hanno chiuso in calo Diasorin (-4%), Recordati (-3,5%), Inwit (-3,4%), Fca (-2,1%) e Nexi (-2%).