Mercati – Europa poco mossa, Milano chiude a +0,4%

Giornata incerta per le borse europee, mentre a Wall Street gli acquisti premiano soprattutto i tecnologici.

A Piazza Affari il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,4% a 22.743 punti, lievemente positivo come il Dax di Francoforte (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), debole il Ftse 100 di Londra (-0,1%).

Oltreoceano avanza il Nasdaq (+0,6%) mentre viaggiano poco mossi Dow Jones (flat) e S&P500 (+0,2%) con Intel in luce a +13% dopo l’annuncio del nuovo Ceo.

Aspettando l’avvio della stagione di trimestrali a stelle e strisce venerdì, il focus si concentra sempre sulla pandemia e sulle speranze di ripresa dell’economia, ma anche sulla politica monetaria, dopo gli interventi di alcuni esponenti di Bce e Fed.

Il membro del consiglio direttivo Francois Villeroy de Galhau ha affermato che l’istituto di Francoforte continuerà a perseguire l’obiettivo di inflazione del 2% e a monitorare i tassi di cambio, mentre il presidente Christine Lagarde ha rimarcato l’approccio flessibile nell’ambito del programma Pepp.

Negli Usa, due ufficiali della Fed hanno respinto la possibilità di ridurre in tempi brevi il piano di acquisti di titoli. In serata l’istituto di Washington diffonderà anche il Beige Book relativo alle condizioni economiche.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,216 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si apprezza a 103,9. Dall’agenda macroeconomica sono giunti i numeri di novembre sulla produzione industriale di Italia (-1,4% mensile, sotto le attese) e zona euro (+2,8%), oltre all’inflazione Usa di dicembre (+1,4% a/a, sopra le attese).

Tra le materie prime, scambiano lievemente negative le quotazioni del greggio con il Brent (-0,5%) a 56,3 dollari e il Wti (-0,2%) a 53,1 dollari, dopo il calo delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali dell’Energy Information Administration.

Per quanto riguarda l’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 111 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,59%, con l’attenzione sulle tensioni politiche all’interno della maggioranza.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano soprattutto Azimut (+3,9%), Hera (+2,9%) e Italgas (+2,8%). In calo invece Leonardo (-1,9%), Tenaris (-1,4%) e Bper (-1,3%).