Utility (-0,9%) – Bene Hera (+1,1%) e Ascopiave (+2,5%) dopo i piani al 2024, crolla Alerion (-15,4%) nell’ottava

Nelle sedute dall’11 al 15 gennaio il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,9%, facendo comunque meglio del corrispondente europeo (-2,3%) e del Ftse Mib (-1,8%).

In settimana l’azionario ha risentito soprattutto dei timori legati alla pandemia. Focus anche sugli interventi di alcuni esponenti di Fed e Bce, oltre al nuovo piano di stimoli e l’avvio della stagione di trimestrali negli Usa, mentre in Italia i riflettori restano puntati sulla crisi di governo.

Tornando al comparto utility, tra le big, unica sopra la parità Hera (+1,1%). L’agenzia di rating S&P mantiene una view positiva sulla società guidata da Stefano Venier, a valle del piano industriale al 2024 che attiva investimenti per 3,2 miliardi su transizione energetica, ambiente e digitalizzazione.

Su Enel (-0,9%) Moody’s ha migliorato il rating sul debito a lungo termine portandolo a “Baa1” rispetto al precedente “Baa2”, con outlook stabile.

Sul colosso elettrico hanno alzato il target price e conferato la raccomandazione Deutsche Bank, Bank of America e Goldman SachsMediobanca e JP Morgan.

Terna (-1,9%) ha messo in funzione la nuova linea elettrica interrata a 150 kV che collega la Centrale di Castrocucco alla cabina primaria di Maratea, in provincia di Potenza. La società collabora con l’ENEA per attività di ricerca finalizzate ad accrescere la sicurezza e la resilienza della rete in alta tensione.

Snam (-1,9%) ha perfezionato l’acquisizione da Blackstone del 33% di Industrie De Nora, innovatore su scala globale nelle energie sostenibili e nelle tecnologie per il trattamento delle acque.

Sul titolo della società guidata da Marco Alverà JP Morgan ha alzato il prezzo obiettivo a 4,90 euro e ritoccando il giudizio a Neutral.

Tra le mid in evidenza Ascopiave (+2,5%) dopo il piano strategico al 2024, che prevede un Ebita a 87 milioni, investimenti per 497 milioni e indebitamento finanziario netto a 500 milioni; il dividendo per azione a valere sull’utile 2020 sarà di 16 centesimi.

Su Erg (+1,1%) Kepler Cheuvreux ha alzato il TP a 29 euro, confermando il giudizio “Buy”.

Su Acea (+0,4%) Fitch Ratings ha confermato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) a “BBB+” con outlook “Stabile” e lo Short-Term IDR a “F2”.

Tra le small, acquisti su Edison (+1,4%), che ha siglato un accordo con F2i per l’acquisto del 70% di E2i Energie Speciali e con 2i Rete Gas per la cessione del 100% di Infrastrutture Distribuzione Gas.

algoWatt (-0,9%) ha sottoscritto con un primario asset manager due contratti relativi alla fornitura dei servizi di O&M su un parco di impianti fotovoltaici “utility scale” in Umbria, Puglia, Marche e Basilicata per complessivi 1,1 milioni.

Acam Agam (-2,1%) ha approvato il piano industriale 2021-2025 che attiverà 437 milioni di investimenti.

Per un approfondimento sulle strategie di crescita per linee esterne di PLC (-2,3%) si rimanda all’intervista dal titolo PLC – M&A, “un impulso strategico nelle prossime trasformazioni di mercato”.

Crolla Alerion Clean Power con un -15,4 per cento.

Infine, a dicembre 2020, secondo quanto rilevato da Terna, la domanda di elettricità in Italia è stata pari a 25,9 miliardi di kWh, in crescita dell’1,1% a/a e dello 0,3% m/m. La produzione nazionale netta (22,9 miliardi di kWh) è risultata in aumento dell’1,5% a/a.