Mercati asiatici – Seduta a due velocità, bene la Cina dopo il Pil

Seduta a due velocità per i principali listini asiatici con gli investitori che restano divisi tra i segnali positivi provenienti dal fronte macro e i timori per le tensioni Washington-Pechino e l’evoluzione della pandemia.

Il Pil cinese ha battuto le attese nel quarto trimestre del 2020 con un aumento del 6,5% su base annua e accelerando rispetto al precedente +4,9%, mentre nell’intero 2020 il dato ha registrato un incremento del 2,3% (precedente +0,7%).

Sul fronte Usa-Cina pesano i rumours secondo cui l’amministrazione Trump limiterà le licenze a diversi fornitori di Huawei e intende rigettare decine di altre domande di fornitura.

Cresce intanto l’attesa per l’insediamento di Joe Biden che mercoledì salirà alla Casa Bianca e terrà un discorso su come intende affrontare la crisi sanitaria ed economica.

Continua nel contempo a preoccupare l’evoluzione della pandemia con i casi che hanno superato soglia 95 milioni nel mondo, mentre il bilancio delle vittime negli Stati Uniti da Covid-19 si è avvicina a quota 400.000.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si fissa a 1,2076 mentre il dollaro/yen si muove a 103,73. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent a 54,83 dollari al barile (-0,5%) e il Wti a 52,20 dollari al barile (-0,4%). In leggero rialzo l’oro a 1.836 dollari l’oncia (+0,3%).

Tornando ai listini asiatici, acquisti su Shanghai (+1%) e Shenzen (+1,6%). Bene anche Hong Kong (+0,9%).

In Giappone Nikkei e il Topix cedono rispettivamente l’1% e lo 0,6%.

Il tutto dopo le seguenti variazioni di venerdì a Wall Street: Dow Jones (-0,6%), S&P500 (-0,7%) e Nasdaq (-0,9%).