Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dell’1,6% e facendo meglio dell’analogo indice europeo (+0,6%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,9%).
Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sulle misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, iniziata in vari Paesi negli ultimi giorni del 2020 e che dovrebbe entrare nel vivo nei prossimi mesi, grazie anche all’ok arrivato dall’Ema al vaccino di Moderna dopo quello arrivato prima di Natale per Pfizer/Biontech, a cui a breve potrebbe aggiungere Astrazeneca.
Il focus degli operatori ieri era rivolto all’insediamento del nuovo presidente americano, Joe Biden, alla Casa Bianca.
In Italia il Governo guidato da Giuseppe Conte potrà continuare la propria azione dopo avere ottenuto la maggioranza assoluta alla Camera e quella relativa al Senato, ragione per cui si cercherà di rafforzare la maggioranza che sostiene l’esecutivo. Tra le prime priorità c’è il Recovery Plan.
In questo scenario, con lo spread Btp-Bund leggermente mossosi in area 110-115 pb, sul comparto bancario sono tornati gli acquisti.
Sul Ftse Mib bene UniCredit (+4,2%), su cui continuano a rincorrersi i rumor sulla scelta del nuovo Ceo e sempre al centro dei rumor su una potenziale fusione con Mps, Banco Bpm (+1,3%), che ha visto l’avvio di un nuovo patto di consultazione, e Bper (+1,7%), che le indiscrezioni continuano ad accostare proprio a Banco Bpm per una possibile aggregazione.
Sul Mid Cap risale Mps (+1,8%), il cui piano industriale prevede una perdita netta di 562 milioni per il 2021 e un utile netto di 559 milioni a regime nel 2025. Il voto di fiducia ricevuto dal Governo dovrebbe consentire di proseguire con l’iter di privatizzazione a cui sta lavorando il Tesoro.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e sulle mosse di Cassa Centrale Banca.