Mercati – Ancora incerti dopo la Bce, Milano sotto la parità

Borse europee senza direzione dopo la riunione della Bce, che ha confermato i tassi e la dotazione del programma Pepp dopo le modifiche attuate a dicembre.

A Piazza Affari, il Ftse Mib arretra dello 0,4% in area 22.560 punti, debole come il Cac 40 di Parigi (-0,3%), mentre viaggiano sostanzialmente invariati il Dax di Francoforte (+0,05%), il Ftse 100 di Londra (+0,05%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,05%).

A Wall Street, nel frattempo, hanno aperto poco mossi Dow Jones (invariato), S&P500 (flat) e Nasdaq (+0,3%) dopo i record registrati ieri nel giorno dell’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca.

Il presidente della Bce, Christine Lagarde, ha affermato che dalla seconda ondata sono emersi rischi al ribasso per l’outlook economico dell’eurozona e che un ampio stimolo monetario resta necessario. Inoltre, ha ribadito che l’istituto di Francoforte è pronto a adeguare tutti gli strumenti e che la campagna di vaccinazioni rappresenta una pietra miliare per uscire dalla crisi.

Lagarde ha poi sollecitato i Paesi membri a completare rapidamente i piani di ripresa per rendere operativo il Next Generation Eu e ha rinnovato l’impegno della Bce a monitorare i tassi di cambio in relazione alle possibili implicazioni per l’inflazione a medio termine, la cui dinamica resta debole.

La prospettiva di nuovi stimoli ha spinto l’azionario globale sui massimi, infondendo speranze per una ripresa dell’economia nonostante la recrudescenza della pandemia di Covid-19. In particolare, negli Usa, gli operatori guardando al piano di stimoli da 1.900 miliardi di Joe Biden, che dovrebbe sostenere la crescita della prima economia mondiale e spingere gli utili societari.

Intanto, dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati sulle nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione statunitensi, pari a 900 mila unità contro le 935 mila del consensus e le 926 mila della rilevazione precedente.

In Italia l’Istat ha diffuso i numeri sugli ordini industriali di novembre, che hanno registrato un calo mensile dell’1,3% e un incremento su base annua del 5,3%.

Sul Forex l’euro/dollaro sale a 1,215 mentre il cambio tra biglietto verde e yen è poco mosso in area 103,6 dopo che la Bank of Japan ha confermato la propria politica monetaria accomodante.

Tra le materie prime, le quotazioni del greggio riducono i precedenti ribassi con il Brent (-0,2%) a 55,9 dollari e il Wti (-0,1%) a 53,2 dollari, aspettando i dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte americane.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane in area 114 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,63% circa.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende maggiormente capitalizzate si distinguono le performance di Campari (+1,3%), Moncler (+1,3%) e A2A (+1,2%), ancora positiva all’indomani della presentazione del piano al 2030. In ribasso, invece, Leonardo (-2,9%) e Saipem (-2,2%).